Salute

Il vaccino contro il rotavirus potrebbe ridurre l'incidenza di diabete giovanile

In Australia, è stata osservata una correlazione tra una campagna di immunizzazione a tappeto contro il virus responsabile di gastroenteriti e un'importante riduzione dell'incidenza di diabete di tipo 1 nei bambini sotto i 5 anni.

Il vaccino contro il rotavirus potrebbe proteggere anche dall'insorgenza del diabete di tipo 1: la notizia di una possibile correlazione arriva dall'Australia e potrebbe avere a che fare con l'imponente campagna di immunizzazione intrapresa dal Paese (che con i vaccini ha anche praticamente sconfitto il tumore al collo dell'utero).

Una piacevole sorpresa. Il diabete mellito di tipo 1 è una malattia autoimmune che esordisce durante l'infanzia o l'adolescenza e che comporta la progressiva distruzione delle cellule beta del pancreas, deputate alla produzione di insulina (un ormone ha il compito di regolare l'utilizzo di glucosio da parte delle cellule). Questa malattia è in aumento in tutto il mondo, ma in Australia, per la prima volta dal 1980, la sua incidenza sarebbe in calo.

Il declino sembra essere cominciato subito dopo l'introduzione di una vaccinazione obbligatoria contro il rotavirus, un virus responsabile di gastroenteriti con diarrea severa e disidratazione nei neonati e nei bambini di età inferiore ai 5 anni. In Australia, il vaccino orale contro il rotavirus è stato introdotto nel protocollo di immunizzazione standard dei neonati nel 2007.

Quando i ricercatori dell'Università di Melbourne hanno confrontato l'incidenza di diabete di tipo 1 nei bambini, 8 anni prima e 8 anni dopo l'inizio della campagna vaccinale, hanno notato una riduzione del 14% della malattia nei bambini di età compresa tra 0 e 4 anni, ma nessun cambiamento in quelli dai 5 ai 14 anni. Secondo i ricercatori, la differenza sta nel fatto che i bambini più piccoli sono nati dopo l'introduzione del vaccino, che deve essere somministrato prima dell'esposizione al virus per avere effetto (su questo tema vedi anche: come funziona l'immunità di gregge).

Stesso bersaglio. Quella che per ora è soltanto una correlazione (un'eventuale relazione causa-effetto tra vaccino e protezione dal diabete è ancora da dimostrare) si aggiunge a un particolare osservato 20 anni fa: ci sarebbe un'associazione tra la comparsa dei marcatori immunitari del diabete di tipo 1 nei bambini e l'infezione da rotavirus.

Il rotavirus infetta le cellule pancreatiche intercettando un recettore sulla loro superficie, e può scatenare un attacco immunitario contro le cellule che producono insulina - un attacco simile a quello che si verifica nel diabete di tipo 1. Il vaccino contro il rotavirus ostacola questo processo: ecco perché potrebbe ridurre l'incidenza di diabete giovanile.

25 gennaio 2019 Elisabetta Intini
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