Già tre settimane dopo la prima dose di vaccino anti-covid è presente una risposta anticorpale nel 99% dei vaccinati, mentre a 7 giorni dalla seconda dose, sviluppa anticorpi il 100% dei soggetti. Arrivano dall'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma i primi, incoraggianti dati sull'efficacia del vaccino contro la CoViD-19, somministrato in prima dose a 3.000 operatori sanitari della struttura, mai entrati in contatto con il SARS-CoV-2. Il monitoraggio della risposta dei vaccinati dimostra che i primi vaccini a mRNA sollecitano la produzione di anticorpi in tutte le persone immunizzate, e offrono una copertura assai efficace.
Scudi alzati. A 21 giorni dalla prima dose, il 99% dei vaccinati mostrava una quantità di anticorpi specifici (il cosiddetto "titolo anticorpale") 50 volte superiore alla soglia di negatività, cioè a quelli che si avrebbero senza mai essere entrati in contatto con il virus. Le analisi sui 1.425 operatori che al momento dello studio avevano ricevuto anche la seconda dose, ha confermato che a 7 giorni dall'iniezione, il 100% dei vaccinati aveva sviluppato anticorpi specifici, in quantità 1.000 volte superiori alla soglia di negatività.
La risposta dell'organismo. La protezione immunitaria è stata vista crescere gradualmente già dopo 7 giorni dalla prima somministrazione, quando l'80% dei vaccinati mostrava un aumento delle cellule B di memoria (le depositarie dell'"esperienza antigenica", quelle che mantengono la produzione di anticorpi nel tempo). Inoltre, già dopo la prima settimana il 64% delle persone mostrava un incremento importante delle cellule T di memoria, incaricate di coordinare la risposta immunitaria contro il virus.
Elevata efficacia. Le conseguenze di tutto ciò si sono viste sui contagi, del tutto assenti tra i vaccinati a partire dal 14esimo giorno dalla prima dose, cioè in seguito all'incremento di cellule immunitarie descritto. Gli unici 7 contagi avvenuti tra i vaccinati si sono verificati prima del 14esimo giorno, quando ancora il vaccino non aveva avuto il tempo di agire, e comunque si è trattato di casi con sintomi lievi e che non hanno richiesto un'ospedalizzazione.