La FDA (Food and Drug Administration, il corrispettivo statunitense della nostra EMA) ha da poco autorizzato l'uso del vaccino di Pfizer-BioNtech in dose ridotta sui bambini dai 5 agli 11 anni. In Europa l'approvazione non è ancora arrivata, ma l'EMA sta decidendo sul da farsi: Sabrina Assoumou, specialista in malattie infettive e professoressa di medicina alla Boston University, risponde a qualche domanda in merito, spiegando perché è importante vaccinare i più piccoli e in che cosa il vaccino si differenzia da quello somministrato agli adulti.
dose minore. La principale differenza tra il vaccino per gli over-12 e quello per gli under-12 sta nella dose somministrata: gli studi hanno infatti dimostrato che per immunizzare i bambini dai 5 agli 11 anni è sufficiente un terzo della dose completa utilizzata per gli adulti. Per il resto, il vaccino di Pfizer approvato per la fascia 5-11 anni è identico a quello inoculato alla popolazione maggiore di 12 anni.
È davvero necessario vaccinare i bambini? La risposta è sì: con la diffusione della variante Delta (quella che una volta veniva chiamata "indiana") molti bambini sono stati contagiati e hanno contribuito a diffondere la covid. «Negli Stati Uniti ci sono 28 milioni di bambini tra i 5 e gli 11 anni», afferma Assoumou, che sottolinea che per ridurre la trasmissione del virus è necessario vaccinare anche i più piccoli.
Ma funziona, ed è sicuro? Il vaccino della Pfizer è sicuro e scatena una forte risposta immunitaria nei bambini dai 5 agli 11 anni, comparabile a quella dei ragazzi tra i 16 e i 25 anni. L'efficacia nel prevenire la covid si è attestata al 90,7%, e gli studi condotti su oltre 3.000 bambini non hanno rilevato alcun effetto secondario grave. Per ora non abbiamo dati clinici dal mondo reale, poiché la campagna vaccinale non è ancora iniziata: tuttavia un report pubblicato di recente ha confermato l'efficacia del vaccino Pfizer nei ragazzi dai 12 ai 18, e speriamo presto di avere dati simili anche per la categoria più giovane.