Roma, 31 ott. (AdnKronos Salute) - "E' importante avere anche la magistratura al fianco dei medici e degli scienziati, per contrastare chi per diversi e spesso turpi motivi abusa della credulità popolare, esponendola a rischi gravissimi per sé e per le persone care". Lo sottolinea Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto superiore di sanità, nella lettera aperta inviata al procuratore della Repubblica Giuseppe Pignatone. Una lettera che Ricciardi ha deciso di scrivere dopo le accuse di procurato allarme, rivoltegli dal presidente del Codacons Carlo Rienzi relativamente ai rischi dovuti al calo delle vaccinazioni in Italia, in particolare a quella anti-morbillo.
L'associazione ha annunciato "una class action, un ricorso al Tar e un esposto nei miei confronti - scrive Ricciardi - alla Procura da lei diretta per procurato allarme. Quest'ultimo per aver io detto che il calo delle vaccinazioni, in particolare quella contro il morbillo, avrebbe provocato un numero elevato di casi, alcuni di questi complicati e potenzialmente letali per i bambini non vaccinati". "Queste affermazioni, da me effettivamente fatte, sono radicate - evidenzia - in rigorose analisi epidemiologiche che l'Iss svolge dal 1934 con l'esclusivo scopo di tutelare la salute dei cittadini italiani, quale organo tecnico-scientifico del Ssn".
E a parlare sono proprio i dati. Ricciardi allega alla lettera l'ultima analisi Iss, datata 26 ottobre 2016, in cui si traccia lo scenario attuale: "Sulla base dei dati di copertura vaccinale a 24 mesi di età (I dose) dal 2008 al 2015, pubblicati sul sito del ministero della Salute, è stato possibile calcolare il numero di suscettibili al morbillo nella fascia di età 2-9 anni: circa 670.000 bambini, che corrisponde al 15,3% dei circa 4.400.000 nuovi nati dal 2008 al 2015. Ciò considerato, le attuali coperture vaccinali determinano l'accumulo medio di circa 84.000 nuovi piccoli suscettibili ogni anno e questo aumenta il rischio di epidemie sul territorio nazionale".
Oltre ai bambini piccoli, prosegue Ricciardi, "non va dimenticato che rimangono sacche di suscettibili anche tra i più grandi e nella popolazione più adulta, soprattutto adolescenti e giovani adulti, questi ultimi stimati in circa 1.500.000. Recenti epidemie in Italia hanno infatti coinvolto maggiormente la popolazione adulta, inclusi gli operatori sanitari".
E "va ricordato che il morbillo è altamente contagioso, e che epidemie si possono verificare quando meno del 10% della popolazione è suscettibile alla malattia. Inoltre il 30-40% circa dei casi di morbillo presenta una o più complicanze" anche gravi, come "1 caso di polmonite ogni 20, 2 decessi ogni 1.000 bambini malati".
In Italia, "dall'inizio del 2008 ad agosto 2016, sono stati segnalati 19.119 casi di morbillo in tutte le fasce di età.
Sono stati registrati 2 decessi in seguito alle complicanze, nel 2008 in Piemonte e nel 2011 in Lombardia. Ma questi dati sono quindi ampiamente sottostimati", avverte l'esperto. E ancora, le analisi mostrano come "il passaggio da coperture del 75-85% all'85-90% abbia permesso di evitare più di 23.000 casi e circa 7.000 ricoveri".
"Spero, con questa analisi, di averle rappresentato la drammaticità della situazione ed anche il perché, dopo le prese di posizione decise di tutte le Società scientifiche italiane, della Federazione di tutti gli Ordini dei medici, di tutti i cittadini onesti e informati e di tutte le più importanti istituzioni governative e parlamentari - scrive Ricciardi a Pignatone - è importante avere anche la Magistratura al fianco dei medici e degli scienziati per contrastare chi per diversi e spesso turpi motivi abusa della credulità popolare, esponendola a rischi gravissimi per sé e per le persone care, spesso bambini ed anziani, non in grado di decidere da soli e che stanno pagando, ammalandosi o in alcuni casi perdendo la vita, le scelte sciagurate di chi è disinformato o in alcuni casi letteralmente esortato a fare scelte sbagliate", conclude.