Milano, 7 ott. (AdnKronos Salute) - In Romania esplode il morbillo. Nel 2016 i casi si sono praticamente centuplicati - si è passati dai 7 registrati nel 2015 ai quasi 700 (675) confermati nei primi 8 mesi del 2016 - e tre bimbi sono morti. L'aumento è stato definito "più che allarmante" dal locale ministero della Salute che ha stigmatizzato "l'irresponsabile campagna contro le vaccinazioni dei bambini".
Su quanto sta accadendo nel Paese non lontano dall'Italia, è tornato a far sentire la propria voce anche Roberto Burioni, il medico paladino dei vaccini sul web. In un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, il camice bianco che ha di recente dato alle stampe il libro 'Il vaccino non è un'opinione' (edito da Mondadori), fa notare che in Romania "nel 2014 c'era una copertura vaccinale per il morbillo dell'89%, al di sotto di quelli che consideriamo i limiti di sicurezza". Secondo i dati, la percentuale è crollata negli anni, ma fino al 2002 era a quota 98%. "Tuttavia nel 2015 si sono registrati solo 7 casi di questa malattia, facendo affermare ai soliti antivaccinisti che chi consiglia le vaccinazioni fa solo dell'allarmismo".
Ora l'esplosione dei casi. "I tre bimbi morti - sottolinea Burioni - non erano figli degli antivaccinisti, ma neonati di meno di un anno che non si erano ancora potuti vaccinare, visto che il vaccino non si può somministrare prima dei 12 mesi. L'unica protezione per i neonati ancora non vaccinati è l'immunità di gregge: chi non vaccina i figli la fa svanire, e i bambini muoiono". Quindi, conclude, "questa notizia ci dimostra tragicamente come chi non vaccina mette in pericolo tutti, e non solo i propri figli. Inoltre, fa capire che chi afferma l'inutilità delle vaccinazioni sulla base delle mancate epidemie in zone con bassa copertura è tanto cretino quanto chi si compiace del fatto che una scuola costruita senza rispettare le norme antisismiche stia perfettamente in piedi. Poi arriva il terremoto".