Roma, 19 feb. (AdnKronos Salute) - "A fronte di malattie prevenibili da vaccino ormai ben controllate nella popolazione pediatrica, un numero molto maggiore di casi di malattie prevenibili con le vaccinazioni si verificano negli anziani, in particolare dal momento che la dimensione di questa popolazione continua ad aumentare". Lo ha detto Susanna Esposito, presidente di WAidid (World Association for Infectious Diseases and Immunological Disorders), in occasione del primo Congresso biennale dell'Associazione mondiale per le malattie infettive e disordini immunologici in corso a Milano.
Due poster basati sulla revisione della letteratura e redatti da un gruppo di esperti europei e di Sanofi Pasteur Msd hanno infatti evidenziato il burden delle malattie prevenibili da vaccino negli anziani in Europa dovuto al calo delle coperture vaccinali e alle differenze nelle raccomandazioni di vaccinazione per gli anziani in Europa.
"E 'importante capire - prosegue Esposito - che i vaccini non sono solo per i bambini e che la vaccinazione dovrebbe essere considerata una componente chiave di prevenzione di routine per preservare la salute dei nostri anziani", ha concluso l'esperta. Diversi vaccini sono raccomandati in tutta Europa per gli anziani, perlopiù nella popolazione dai 65 anni in su, per proteggerli contro malattie come l'influenza, le malattie da pneumococco, pertosse, Herpes Zoster, noto anche come Fuoco di Sant'Antonio, tenuto conto della loro maggiore vulnerabilità a causa del naturale declino del sistema immunitario dovuto all'età (la cosiddetta immunosenescenza).
"Negli anziani - ha dichiarato Gaetano Gavazzi, Policlinico Universitario di Grenoble - alcune malattie infettive come l'influenza, le malattie da pneumococco o l'Herpes Zoster possono avere un esito peggiore rispetto alla popolazione più giovane, esito che conduce in alcuni casi a una cascata di eventi e a un declino dello stato funzionale. L'insorgenza di queste malattie negli anziani può essere l'inizio di perdita di autonomia, eppure tutto questo potrebbe essere evitato grazie alla vaccinazione", ha aggiunto.
In confronto alle coperture vaccinali dell'infanzia (più del 90% nei bambini di un anno di età che hanno ricevuto le vaccinazioni raccomandate a livello nazionale contro difterite, tetano e pertosse e contro il morbillo), le coperture vaccinali negli anziani sono di gran lunga inferiori negli stessi Paesi europei. Ad esempio, nonostante l'obiettivo ufficiale raccomandato dall'Oms e dal Consiglio dell'Unione Europea relativo alla copertura vaccinale contro l'influenza sia del 75%, solo 2 Paesi (Paesi Bassi e Regno Unito) sono riusciti a raggiungerlo. Nel 2012-13, la copertura vaccinale per l'influenza negli anziani varia dall'1% al 77% (con una media del 45%) in 24 Paesi europei e, negli ultimi anni, essa è in calo a livello globale in tutta Europa.