Salute

Il long covid è meno frequente nei vaccinati

In chi è vaccinato con due dosi di vaccino AstraZeneca, Pfizer o Moderna, le probabilità di sviluppare il long covid sono dimezzate rispetto a chi non è vaccinato.

Secondo quanto rilevato da uno studio britannico pubblicato su Lancet Infectious Diseases, chi ha completato il ciclo vaccinale (con uno dei tre vaccini approvati nel Regno Unito: Moderna, Pfizer o AstraZeneca) ha molte meno possibilità di sviluppare il long covid: «Le probabilità di avere sintomi per 28 giorni o più per chi contrae la covid ma è vaccinato sono dimezzate», affermano i ricercatori. Un rischio ampiamente ridotto, dunque, se si considera che contrarre l'infezione è molto meno probabile nei vaccinati rispetto ai non vaccinati.

Lo studio è stato condotto da dicembre 2020 a luglio 2021, e si è basato sui dati inseriti da milioni di cittadini britannici adulti nella app di monitoraggio Covid Symptom Study. Nonostante questi risultati rassicuranti - un motivo in più per correre a vaccinarsi, sottolineano gli esperti -, rimangono ancora molte domande sui casi di long haulers (persone che sviluppano il long covid) tra i vaccinati: non è ancora chiaro se per loro i sintomi siano più lievi, o si risolvano prima rispetto a chi non è vaccinato.

Sintomi per sei settimane. Secondo uno studio condotto a luglio in Israele (prima che nel Paese si diffondesse la variante Delta), su 39 operatori sanitari vaccinati che hanno contratto l'infezione (su 1.500 analizzati), in 7 hanno avuto sintomi per sei settimane, tra cui tosse, stanchezza, perdita dell'olfatto e difficoltà a respirare. È importante però sottolineare che, se quelle 1.500 persone non fossero state vaccinate, sarebbe stata di gran lunga più alta sia la percentuale di contagiati, che quella di long haulers.

La ricerca britannica, a detta degli stessi autori, presenta alcune limitazioni: innanzi tutto, i dati raccolti sono basati su dichiarazioni date dagli stessi pazienti, per cui non sono affidabili al 100%; inoltre, i dati non sono stati equilibrati per sesso, razza, etnia e status sociale, essendo che hanno partecipato molte più donne che uomini, e che erano quasi assenti persone provenienti dalle zone più povere del Paese.

11 settembre 2021 Chiara Guzzonato
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