Milano, 18 nov. (AdnKronos Salute) - Con i tacchi ai piedi, finché morte non ci separi. Non è mai il momento giusto per appendere zeppe e stiletti al chiodo. Anzi, è bene che le over 70 non dicano addio tanto presto alla piacevole sensazione di camminare a 5-10 centimetri da terra. E non per motivi frivoli. Indossare i tacchi anche dopo che i capelli ingrigiscono e le rughe fanno capolino, finché le caviglie non gridano vendetta, potrebbe essere il segreto per evitare brutte cadute e ossa rotte, la minaccia numero 1 in età avanzata perché significa perdere l'autonomia. E in alcuni casi è una condanna a morte. Tanto più che le donne, complice l'osteoporosi che affligge una su due superato un certo numero di inverni, sono più a rischio fratture.
A sorpresa, sono gli esperti a decretare la rivincita dello stiletto: 'ondeggiare' con i talloni sollevati dal suolo, più vicine al cielo di qualche centimetro, spiegano diversi specialisti, aiuta le donne a mantenere il senso di equilibrio il più a lungo possibile. Ma per poter indossare un paio di décolleté fino a 70 anni la chiave è l'esercizio fisico, che aiuta a mantenere forza muscolare e caviglie stabili. E visto che è statisticamente provato che ogni anno un over 65 su 3 rimedia una caduta e che queste sono la principale causa di morte accidentale negli over 75, ci si può spingere a dire che un tacco allunga la vita? Magari no, ma un aiuto lo può offrire.
"I tacchi alti poggiano in genere su una superficie molto ridotta, quindi per camminarci sopra è necessario un buon senso di equilibrio e propriocezione (la capacità di percepire la posizione del proprio corpo nello spazio e il modo in cui le varie parti si muovono e i muscoli si contraggono)", spiega Christopher Walker, consulente in traumi e chirurgia ortopedica all'University Hospital Royal Liverpool, uno degli esperti protagonisti di un lungo servizio dedicato ai tacchi sul britannico Daily Mail. "Questo significa che le donne che li indossano sviluppano un ottimo senso di equilibrio".
Questione di sfida al baricentro. L'equilibrio coinvolge il cervello nell'elaborazione di grandi quantità di informazioni provenienti da diverse aree, tra cui occhi, muscoli e orecchie (organo deputato anche all'equilibrio). E i tacchi sono un vero allenamento con cui le donne affinano questi meccanismi. Smettere di indossarli può peggiorare le cose, riflette Walker: "Quando si invecchia si tende a proteggersi dalle cadute indossando scarpe più ampie e piatte ed evitando terreni accidentati o irregolari.
Ma questo significa anche perdere l'attitudine a mantenere un buon equilibrio. Quindi ci può essere un elemento di protezione nel camminare su dei tacchi moderati", ammette.
E per lo stesso motivo il ballo liscio, tanto amato dagli anziani frequentatori delle balere, diventa un esercizio consigliabile per gli over 65, sottolinea Mike O'Neill, consulente podologo al Princess Margaret Hospital di Windsor. Secondo l'esperto i benefici della danza sono "di gran lunga superiori ai rischi di caduta". Altra attività 'amica' è il Tai chi che, come il ballo, rafforza il collegamento tra cervello e piede, testa e muscoli. Anche perché il calo di 'comunicazione' fra queste due aree, avverte il neurologo John Wade, può iniziare già a 30 anni, tanto che molti calciatori lasciano dopo questa età proprio perché non hanno più lo stesso controllo sui piedi.
Usare i tacchi, concludono gli esperti fa bene e aumenta la fiducia in se stesse. Ma, avverte Walker, cautela dopo un raffreddore o un'influenza: con l'età i muscoli richiedono più tempo per recuperare dopo un periodo di inattività. Passare dal letto ai tacchi avrebbe l'effetto opposto di esporre di più al rischio cadute.