Se ormai i sintomi di chi contrae la covid sappiamo riconoscerli, c'è un altro aspetto meno noto della pandemia che riguarda le conseguenze dello stress di questo periodo sulla nostra salute. Uno studio pubblicato su JAMA Network ha evidenziato un aumento di cardiopatie, in particolare della cosiddetta sindrome del cuore infranto (più tecnicamente, cardiomiopatia da stress): in due ospedali dell'Ohio (USA), dai poco meno di due casi ogni cento pazienti ricoverati con sintomi di infarto che si registravano prima della pandemia, si è passati a quasi otto ogni cento durante i mesi di quarantena. «La covid ha provocato situazioni di stress a vari livelli in tutto il mondo», afferma il cardiologo Ankur Kalra, a capo dello studio, «e adesso si cominciano a capire le conseguenze».
Lo studio. La ricerca ha preso in esame i dati di circa 2.000 pazienti: i ricercatori hanno confrontato i ricoveri di marzo e aprile 2020 con quelli di quattro gruppi di controllo precedenti alla pandemia, rilevando nei dati l'aumento del numero di pazienti affetti da cardiomiopatia da stress. Secondo gli autori, questi dati confermerebbero la presenza di «un meccanismo di stress indiretto, psicologico, sociale ed economico connesso alle vicende della pandemia».
Gli ormoni liberati dallo stress agiscono "stordendo" le cellule e inibendone temporaneamente le funzioni: se il cuore non riesce a sopportare la pressione arteriosa e questa sale, la sindrome può essere fatale.
Che stress! «Non ci è ancora chiaro come funzioni il meccanismo a livello cerebrale», aveva spiegato a Insider lo psichiatra di Harvard Gerard Moeller, parlando della sindrome. «Quello che sappiamo è che il cervello risponde alle emozioni intense rilasciando ormoni nel cuore». L'esperto ci tiene però a precisare che non si parla di «normale "stress di tutti i giorni", ma di situazioni emotivamente traumatiche».
Polipi e cuore. Quello che fisicamente accade al cuore è spiegato da un altro dei nomi di questa sindrome, datole dai medici giapponesi che l'hanno scoperta: sindrome di takotsubo, che nella lingua nipponica fa riferimento al rigonfiamento che subisce il ventricolo sinistro del cuore, che assume una forma simile a quella di una trappola per polipi (tako-tsubo) utilizzata dai pescatori giapponesi.
