Uno spray nasale per curare la dipendenza da gioco... suona un po' semplicistico, ma un gruppo di ricercatori finlandesi ha deciso di sperimentare anche questo approccio contro il disturbo, particolarmente sentito nel Paese.
Lo spray è a base di naloxone, un farmaco già usato per trattare le dipendenze da oppiacei come eroina e morfina. Agisce bloccando la trasmissione di dopamina, un neurotrasmettitore coinvolto nel circuito del piacere, che ha un ruolo chiave nei meccanismi che originano le dipendenze.
Dritto all'obiettivo. Somministrato per via nasale, arriva al cervello in pochi minuti: gli scienziati del Finland's National Institute for Health and Welfare (THL) sperano pertanto che possa contrastare tempestivamente l'impulso a giocare, non appena si manifesta.
I ricercatori stanno ora cercando 130 volontari che prendano parte alla sperimentazione, che dovrebbe iniziare questo mese e durare tre mesi. Metà del gruppo riceverà naloxone, l'altra metà un placebo, in quella che è già considerata la prima sperimentazione al mondo di uno spray contro la dipendenza da gioco d'azzardo.
Una buona base. Precedenti test del naloxone in pillola su pazienti con questo disturbo avevano dato qualche risultato positivo, ma in generale si era rivelato poco efficace perché i primi effetti del farmaco si avvertivano dopo circa un'ora - a giochi fatti, verrebbe da dire.
Nel 2015 la Food and Drug Administration americana ha dato il via libera al naloxone spray per trattare le dipendenze da oppiacei: se funzionerà contro quella da gioco, l'idea dei finlandesi è di testarlo per frenare altri impulsi dannosi se portati all'eccesso, come quello per l'alcol.