Sapevate che le donne piangono mediamente 47 volte all'anno e gli uomini 7? E che si piange soprattutto a casa (77% dei casi), al lavoro o in macchina (15%)? C'è persino una scienza del pianto: la dakriologia. I ricercatori si chiedono quale sia la funzione delle lacrime, e recenti studi ipotizzano che faccia bene alla salute, aiutando addirittura a prevenire il rischio di infarto durante periodi di forte stress. (Irene Zreick, 8 gennaio 2009)
Non c'è bisogno di essere uno scienziato per sapere che dopo un bel pianto ci si sente meglio; ma che i benefici delle lacrime si allarghino anche alla salute del corpo, oltre che a quella dello spirito, è un'idea che si sta formando recentemente tra i dakriologi. Ad esempio, secondo William Frey, dell'Università del Minnesota, le sostanze chimiche accumulate a causa di un trauma vengono eliminate attraverso le lacrime. Quando piangiamo per ragioni emotive, infatti, le nostre lacrime hanno una composizione chimica diversa da quelle versate quando tagliamo una cipolla, anche se provengono dalle stesse ghiandole: contengono livelli più alti di alcune proteine, di manganese, potassio e anche alcuni ormoni, che possono essere accumulati durante un periodo di stress e che rappresentano un rischio per la salute. Eliminandoli, un bel pianto non ci fa sentire meglio solo nello spirito: sarebbe un toccasana per tutto il corpo.
TATTICA VINCENTE Per altri teorici, invece, il pianto sarebbe una tattica di sopravvivenza. I ricercatori della University of South Florida sostengono che piangere scateni delle reazioni che aiutano l'organismo in una situazione di minaccia, per esempio aumenta la respirazione e quindi l'ossigenazione del sangue e del cervello, rendendoci più resistenti nella corsa e più svegli nel pensiero (anche se correre durante i singhiozzi non è poi così facile...). Altri studi ipotizzano che si tratti di un sistema escogitato dall'evoluzione per comunicare situazioni di pericolo o bisogno e per sollecitare la solidarietà dei compagni: le ricerche condotte dall'Università di Tilburg, nei Paesi Bassi, mostrano che sia uomini che donne aiutano più facilmente chi piange, e che le lacrime inibiscono l'aggressività - ammesso che l'aggressore sia un essere umano! Infatti, anche se alcune espressioni del tuo cagnolino ti danno l'impressione che stia piangendo, le lacrime sono un fenomeno esclusivo della nostra specie: meglio che non conti sul loro aiuto se rischi di essere la cena di un leone...