Una futura mamma su cinque, in Italia, fa l’ amniocentesi o la villocentesi. Lo rivela il Censimento dei test genetici 2007, presentato a Roma e promosso dalla Società italiana di genetica umana (Sigu).
"Ormai - spiega Bruno Dallapiccola, direttore scientifico dell'Istituto Css-Mendel di Roma - abbiamo raggiunto un plateau per quanto riguarda le diagnosi prenatali invasive: di fatto il numero di quelle citogenetiche, pari a 127.919, è di poco superiore ai valori registrati nel 2004, e conferma che oltre una gravidanza su cinque oggi in Italia viene monitorata con una tecnica invasiva".
Una prudenza dettata "dall'età delle future mamme, che oggi spesso raggiunge o supera i 35 anni.