Un tipo di cellula immunitaria che pattuglia il rivestimento dell'intestino umano come la sentinella di un castello sembrerebbe avere un ruolo determinante e ancora poco conosciuto nella lotta ai tumori del colon-retto. Secondo uno studio pubblicato su Science Immunology, i linfociti T gamma delta sarebbero attori fondamentali nella risposta del sistema immunitario a questo tipo di cancro, e una proteina espressa sulla loro superficie sembrerebbe controllare la loro attività.
Le scoperte potrebbero aprire nuove prospettive nell'utilizzo di immunoterapie contro i tumori del colon-retto, che rappresentano il 10% di tutti i tumori diagnosticati nel mondo e che sono in aumento negli individui sotto i 50 anni di età, non ancora coperti da screening.
Che cosa sono le cellule T. Le cellule T gamma delta sono un sottogruppo di linfociti noti come linfociti intraepiteliali (IEL) situati fra le cellule epiteliali dell'intestino, uno strato di cellule che ne costituiscono la mucosa e che hanno il compito di assorbire nutrienti. Questi linfociti controllano che nella barriera che riveste il nostro tratto digerente non ci siano segni di malattie, ed eliminano ogni cellula che possa apparire "sospetta" perché infetta o mutata, come in caso di cancro.
Ricadute sulle cure. Analizzando campioni di tumori del colon-retto rimossi da pazienti, gli scienziati dell'Olivia Newton-John Cancer Research Institute in Australia si sono accorti che coloro che mostravano una maggiore abbondanza di cellule T gamma delta all'interno dei tumori avevano anche migliori risultati dalle terapie effettuate nonché migliori chance di sopravvivenza. Il team australiano ha anche scoperto che una particolare proteina è in grado di influenzare l'attività di questi fondamentali linfociti.
Tumori intestinali. «Abbiamo scoperto che l'abbondanza, e la diversità del microbioma nell'intestino crasso determina concentrazioni più elevate di una molecola chiamata TCF-1 sui linfociti T gamma delta rispetto ad altre aree dell'intestino. Questa molecola ostacola i linfociti T gamma delta, la nostra naturale barriera immunitaria, nella loro lotta ai tumori intestinali» spiega Marina Yakou, coautrice dello studio.
Infatti, quando gli scienziati hanno cancellato l'espressione della proteina nei linfociti T gamma delta in studi animali, si sono accorti che il comportamento di queste cellule immunitarie mutava e che i tumori dell'intestino si riducevano considerevolmente in dimensioni.
Prospettive. La ricerca potrebbe suggerire nuovi modi per rendere più efficaci le immunoterapie dirette contro i tumori del colon-retto. Inoltre, rivela nuovi particolari sull'interazione tra il microbioma intestinale, il sistema immunitario e le malattie dell'intestino.