Salute

Questo trattamento potrebbe salvare ogni anno la vita a mezzo milione di bambini (ma non viene prescritto)

Ai sali solubili che reidratano l'organismo dei bambini con diarrea sono spesso preferiti i meno efficaci antibiotici: per quale motivo?

Un trattamento poco costoso, sicuro e di semplice assunzione potrebbe evitare ogni anno la morte di mezzo milione di bambini - se solo venisse prescritto. Invece non succede, perché le soluzioni reidratanti orali, indispensabili per contrastare la perdita di liquidi nei piccoli colpiti da diarrea, sono spesso snobbate a favore dei più costosi, inflazionati e spesso (in questo caso) inutili antibiotici. A far luce sul problema, e sulle possibili soluzioni, è una ricerca pubblicata su Science.

Diritti negati. Le malattie diarroiche che nei Paesi ad alto reddito sono poco più che un inconveniente sono invece la seconda causa di morte al mondo nei bambini sotto i 5 anni; insieme alla polmonite sono responsabili del 40% delle morti infantili. Nei Paesi a medio e basso reddito queste infezioni di origine virale sono legate alle cattive condizioni igieniche, all'indisponibilità di acqua pulita e servizi sanitari adeguati e alla contaminazione del cibo. Per curare i piccoli colpiti è indispensabile reidratare il loro organismo: la disidratazione è infatti uno dei problemi maggiori, specialmente nel delicato organismo dei bambini.

Perdersi in un bicchier d'acqua. Le soluzioni reidratanti orali (SRO) sono preparati a base di zucchero (glucosio) e sali minerali (sodio, potassio, cloro e citrati) da sciogliere in acqua raccomandati da decenni dall'OMS per contrastare la disidratazione da gastroenterite acuta nei bambini. Costano pochi centesimi eppure, nei Paesi in via di sviluppo, spesso non vengono consigliati dai medici curanti, nonostante se ne riconosca l'efficacia. Si sceglie al contrario di prescrivere antibiotici, che sono però sconsigliati in caso di infezione virale a rapida risoluzione.

In base al nuovo studio, ovviare a questo problema potrebbe salvare ogni anno 500.000 vite di bambini di età inferiore a 5 anni.

Falsi pazienti. La ricerca coordinata da Neeraj Sood, medico esperto di malattie infettive e salute pubblica dell'Università della California Meridionale, riguarda l'India, Paese in cui si concentra la maggior parte dei casi di malattie diarroiche pediatriche. Sood ha individuato circa 2.000 medici di 253 città di diverso background socio-economico dei due Stati indiani di Karnataka e Bihar, e ha inviato nei loro studi attori camuffati da pazienti "standard" - padri che si rivolgono al dottore per curare il figlio di 2 anni colpito da diarrea virale.

Non gli piacerà... Gli attori sono stati addestrati a comportarsi in tre diversi modi: chiedere al medico un consiglio generico sulla cura da adottare; esprimere una preferenza per la soluzione reidratante o esprimerla per gli antibiotici.

Dall'esperimento è emerso che il principale ostacolo alla prescrizione dei sali minerali è la falsa convinzione dei medici che questo trattamento sia sgradito al paziente (perché di sapore non gradevole o perché non si tratta di un "vero" farmaco diversamente dagli antibiotici). Questa percezione è parsa alla base del 42% dei casi di mancata prescrizione.

Motivazioni economiche. Altre due barriere emerse sono gli incentivi a prescrivere medicinali meno appropriati, ma che consentono al curante maggiori guadagni, e incentivi a vendere trattamenti alternativi quando le soluzioni reidratanti non sono disponibili nei punti vendita. Tuttavia queste due altre cause, anche se reali, spiegano soltanto il 6% e il 5% rispettivamente delle mancate prescrizioni.

Come rimediare? Il team ha trovato che quando i pazienti hanno espresso una preferenza per le soluzioni reidratanti orali, la prescrizione del trattamento è aumentata del 27%: un intervento più efficace rispetto, per esempio, a garantire che vi siano scorte adeguate del medicinale. Parallelamente, occorrerà lavorare per fornire ai medici una visione informata e corretta delle opinioni dei pazienti in merito alle SRO.

Se ci si riuscisse, si potrebbero prevenire migliaia di morti in età pediatrica, e allo stesso tempo contribuire a ridurre il sovrautilizzo di antibiotici, una delle cause dello sviluppo di superbatteri resistenti ai trattamenti.

9 febbraio 2024 Elisabetta Intini
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