Un nuovo materiale ricavato dalle alghe può trasformare in gel il sangue mestruale, impedendo la sua fuoriuscita da assorbenti e coppette. Aggiunta ai normali prodotti per l'igiene mestruale, la polvere - che è a base di prodotti ecologici già usati nell'industria alimentare - potrebbe migliorare la gestione delle mestruazioni, specialmente nei contesti in cui il ciclo femminile è un tabù, e non sono disponibili servizi igienici adeguati. La scoperta è stata descritta sulla rivista scientifica Matter.
Rendere il sangue solido per impedirgli di muoversi
La ricerca è stata condotta da un gruppo di scienziati della Virginia Polytechnic Institute and State University (USA) con esperienza nello studio di biomateriali, sostanze che possono interagire in modo sicuro con il corpo umano. «Quando ho formulato l'idea nella mia ingenua mente maschile, ho immaginato di bere una tazza piena d'acqua nel cuore della notte. Sono sicuro al 100% che rovescerei l'acqua nella strada verso il letto. Ma sono anche abbastanza sicuro che non verserei una tazza piena di sabbia (solida), miele (altamente viscoso) o gelatina (un gel)» ha spiegato Bryan Hsu, lo scienziato che ha coordinato la ricerca. «Così abbiamo provato a progettare un prodotto che gelificasse il sangue in modo che fosse più facile da gestire senza fuoriuscite».
Il team, che fortunatamente comprende anche diverse donne, ha optato per una polvere a base di alginato, un polisaccaride (cioè un carboidrato costituito da lunghe catene di unità di glucosio legate assieme) derivato dalle alghe, e glicerolo, un alcol naturale. L'alginato è in grado di aumentare la viscosità del sangue mestruale, che presenta una difficoltà particolare: infatti, contiene enzimi che ne impediscono la coagulazione. Insieme, le due sostanze hanno dimostrato di saper trasformare rapidamente in gel una replica di sangue mestruale.
Assorbenti antibatterici
Gli scienziati hanno usato il materiale per riempire assorbenti ad uso esterno e per tappezzare il fondo di una coppetta mestruale, inserita in una vagina artificiale. La polvere ha evitato con maggiore facilità le perdite, rispetto a quanto avviene di solito con gli assorbenti e le coppette "tradizionali". Inoltre, è stata arricchita con una molecola antimicrobica che inibisce la proliferazione dello Staphylococcus aureus, il batterio che con le sue tossine causa la sindrome da shock tossico, una rara, ma grave infezione associata all'uso prolungato di tamponi assorbenti durante il ciclo mestruale.
Amico dell'ambiente. E delle donne
Gli ingredienti usati per il nuovo materiale sono biodegradabili e già impiegati nell'industria alimentare. Inoltre, se per esempio fossero utilizzati per rendere più comode e assorbenti le coppette mestruali, potrebbero servire a ridurre l'impiego di assorbenti e tamponi, che oggi sono realizzati in materiali difficili da riciclare.
Il nuovo biomateriale punta a migliorare la qualità di vita delle donne, specialmente nei contesti in cui cambiare spesso un assorbente è reso complicato dall'assenza di servizi igienici decenti, o nei quali le perdite di sangue sui vestiti non sono una semplice "questione estetica": in alcuni Paesi e culture il sangue mestruale è considerato un segno di impurità, qualcosa da nascondere e di cui evitare di parlare. Il risultato è che dalla pubertà in poi, le ragazze nei giorni del ciclo sono spesso ghettizzate, relegate in casa e allontanate dagli studi, un altro motivo di disuguaglianza e diritti negati.
Prima di approdare sugli scaffali in assorbenti, coppette e tamponi, però, il prodotto dovrà superare una serie di test sulla sicurezza, essere approvato dalle agenzie regolatorie e dimostrare di poter essere usato su larga scala, rimanendo economico.