Salute

Una app (quasi) infallibile individua dalla voce se una persona è positiva alla covid

Grazie all'analisi della voce, una app scopre se una persona ha la covid e lo fa con un'accuratezza (molto) maggiore rispetto ai tamponi rapidi.

Dimenticate (o quasi...) tamponi molecolari e antigenici: in futuro le diagnosi di covid si faranno direttamente dallo smartphone, tramite un'app, che analizza la nostra voce, che è stata presentata a Barcellona al Congresso Internazionale della European Respiratory Society. Il nuovo metodo, che si serve dell'intelligenza artificiale, è preciso, economico e facile da usare: per questo potrebbe essere una valida alternativa ai classici tamponi, specie nei Paesi in via di sviluppo dove la distribuzione è complessa.

I dati raccolti. I ricercatori sono partiti dai dati raccolti dalla app COVID-19 Sounds dell'Università di Cambridge, che conteneva 893 campioni audio registrati da 4352 partecipanti, 308 dei quali positivi alla covid. I volontari che avevano installato la app, dopo aver fornito alcune informazioni come l'età, il sesso, se fossero fumatori o meno e se avessero malattie, dovevano effettuare alcune registrazioni: tossire tre volte, respirare profondamente con la bocca da tre a cinque volte, e leggere una breve frase tre volte.

Meglio dei tamponi rapidi. Dopo aver valutato diversi modelli di intelligenza artificiale, i ricercatori hanno visto che quello chiamato Long-Short Term Memory (LSTM) dava i risultati migliori, scovando i positivi nell'89% dei casi e i negativi nell'83% dei casi.

gola infiammata
L'infezione da covid, in particolare nella sua variante Omicron, colpisce normalmente le vie respiratorie superiori e le corde vocali, cambiando la voce della persona contagiata. © Prostock-studio | Shutterstock

Meno falsi negativi. «I tamponi rapidi hanno una sensibilità di appena il 56% (contro l'89% dell'app), ma una specificità del 99,5% (contro l'83% dell'app)», ha spiegato al Congresso Wafaa Aljbawi, una degli autori della ricerca. Questo significa che i test rapidi sbagliano più spesso dell'IA, lasciandosi sfuggire un positivo in 44 casi su 100 (identificandolo come negativo) contro le 11 volte su 100 del modello LSTM.

Più falsi positivi. Al contrario, l'algoritmo dell'IA rileva più positivi del dovuto (17 ogni 100, contro 0,5 su 100 dei test rapidi), ma questo è un problema facilmente risolvibile dal momento che il test è gratuito e rapido, per cui è possibile confermare un risultato positivo con un successivo tampone.

«Questi test possono essere forniti gratuitamente e i risultati sono di facile interpretazione», spiega Aljbawi, che suggerisce: «data la velocità della diagnosi, inferiore a un minuto, potrebbero essere utilizzati per controllare le persone che assistono a eventi di grandi dimensioni».

Più falsi positivi. Al contrario, l'algoritmo dell'IA rileva più positivi del dovuto (17 ogni 100, contro 0,5 su 100 dei test rapidi), ma questo è un problema facilmente risolvibile dal momento che il test è gratuito e rapido, per cui è possibile confermare un risultato positivo con un successivo PCR.

«Questi test possono essere forniti gratuitamente e i risultati sono di facile interpretazione», spiega Aljbawi, che suggerisce: «data la velocità della diagnosi, inferiore a un minuto, potrebbero essere utilizzati per controllare le persone che assistono a eventi di grandi dimensioni».

16 settembre 2022 Chiara Guzzonato
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