Lunedì 20 dicembre l'EMA (European Medicine Agency, Agenzia europea del farmaco) ha approvato per gli over-18 il vaccino Nuvaxovid della statunitense Novavax: si tratta di un vaccino ricombinante a subunità proteica, che utilizza una tecnologia in uso da trent'anni - particolare che, si spera, riuscirà a convincere anche i più scettici a vaccinarsi.
Come funziona? I vaccini ricombinanti si servono di proteine ricombinanti, cioè porzioni di DNA virale che vengono manipolate in laboratorio per simulare le particelle virali e indurre così una risposta immunitaria. In questo caso, le proteine sono le famose spike (quelle che il coronavirus SARS-CoV-2 usa per attaccare le nostre cellule), che vengono combinate in nanoparticelle che simulano la struttura del coronavirus, senza potersi replicare (quindi senza poter scatenare un'infezione).
Quanto è efficace? Il primo trial di fase 3, condotto negli Stati Uniti e in Messico durante i primi mesi del 2021 su quasi 30.000 volontari, ha riscontrato un'efficacia complessiva del 90,4% nel prevenire i contagi, e del 100% nel proteggere da forme gravi e decessi. Un altro trial di fase 3 condotto su oltre 14.000 volontari negli ultimi mesi del 2020 in Regno Unito ha dato risultati simili, con un'efficacia complessiva dell'89,7%.
Come si conserva? Un punto a favore di Novavax, che lo rende un candidato valido per i Paesi in via di sviluppo, è il fatto che possa essere tenuto in frigorifero fino a sei mesi (al contrario dei vaccini a mRNA, che devono essere conservati a temperature molto basse), caratteristica che faciliterebbe il trasporto e la conservazione in luoghi dove mantenere la catena del freddo è complicato.
E Omicron? Non si hanno ancora dati precisi sull'efficacia di Nuvaxovid contro la nuova variante Omicron: a inizio dicembre la Novavax ha dichiarato di aver iniziato lo sviluppo di un vaccino specifico, e i test sulla dose di rinforzo mostrano un aumento fino a 4,3 volte nella quantità di anticorpi neutralizzanti, ma se una dose aggiuntiva di vaccino protegga dal rischio contagio è un dato ancora da confermare.