Salute

Tumori: test 'di Angelina' diventa più rapido, nasce rete policlinico Gemelli

Esame molecolare per cancro ovaio in 3 settimane, con un risparmio di circa 5-8 mesi

Roma, 8 apr. (AdnKronos Salute) - Il tumore non guarda in faccia a nessuno, ed era la minaccia per cui l'attrice Angelina Jolie ha deciso di sottoporsi ai discussi interventi chirurgici preventivi: prima al seno, poi alle ovaie. Il carcinoma ovarico in particolare è l'ottavo più diffuso fra le donne, con 230 mila nuove diagnosi ogni anno nel mondo. Nel 2014, in Italia si sono registrati quasi 6 mila nuovi casi, circa il 3% del totale dei tumori diagnosticati tra le donne. E le stime indicano che, nel corso della vita, una italiana ogni 74 sviluppi questa neoplasia. Ma da oggi l'accesso al test che può predire il rischio di malattia, lo stesso eseguito dalla Jolie, sarà garantito a tutte le pazienti con tumore ovarico e le donne a rischio sull'intero territorio nazionale, con un servizio rapido e di alta qualità diagnostica.

Parte infatti oggi il primo servizio nazionale che, sviluppato dal Policlinico Universitario 'Agostino Gemelli' di Roma e supportato da AstraZeneca, permette di accedere al test molecolare Brca con tempistiche brevi. Una piattaforma on line consentirà agli oncologi italiani che ne fanno richiesta di ottenere l'esito del test molecolare in 3 settimane, con un risparmio di tempo di circa 5-8 mesi, identificando così precocemente l'eventuale mutazione dei geni Brca e facilitando dunque una migliore gestione del tumore ovarico e l'eventuale terapia personalizzata con i nuovi farmaci target.

I geni Brca (Breast Cancer Susceptibility) sono noti come soppressori tumorali e impediscono l'insorgenza dei tumori. Se si verifica una mutazione, però, la funzione dei geni Brca viene compromessa e la cellula viene privata di un meccanismo di controllo: si ha così un rischio maggiore di accumulare mutazioni che non vengono riparate e che favoriscono l'insorgenza del tumore. La mutazione Brca si riscontra nel 15% circa delle pazienti, mentre il rischio di sviluppare il tumore ovarico è del 39-46% con una mutazione Brca1 e del 10-27% con una mutazione Brca2, rispetto all'1,8% della popolazione generale. Si calcola che la mutazione Brca comporti un aumento del rischio di tumore ovarico fino al 46% e sia presente nel 15-25% delle pazienti.

"Il test genetico Brca - spiega Giovanni Scambia, direttore del dipartimento per la Tutela della salute della donna, della vita nascente e dell'adolescente e direttore dell'Unità operativa complessa di Ginecologia Oncologica del Gemelli - riveste un'importanza fondamentale nella gestione del tumore ovarico. È infatti consigliato per le donne con una storia clinica o familiare sospetta, anche se il 40% circa delle pazienti con una mutazione Brca può non avere una documentata e rilevante storia familiare di carcinoma ovarico".

"Per questo motivo - aggiunge Scambia - esprimiamo soddisfazione per aver sviluppato al policlinico Gemelli una piattaforma che permette di accedere al test molecolare Brca con tempi brevi ed elevata qualità diagnostica. Si tratta di un importante passo avanti per gli operatori sanitari e soprattutto per tutte le donne italiane che si trovano ad affrontare questa importante sfida contro il tumore ovarico. La nuova piattaforma ha importanti risvolti prognostici e facilita un eventuale intervento tempestivo con adeguate misure di prevenzione o terapeutiche".

I protagonisti della nuova 'rete' sono la paziente, l'oncologo, il corriere clinico espresso e il responsabile del laboratorio d'analisi. Il processo è molto semplice e prevede quattro fasi: 1) L'oncologo del centro ospedaliero in rete si collega alla piattaforma online e inserisce i dati della paziente, indicando la data in cui ritirare il campione da analizzare (massimo 72 ore dall'invio della richiesta) 2) Si effettua il prelievo di sangue 3) Il corriere clinico espresso riceve una comunicazione automatica della richiesta: ritira i campioni da analizzare dal Centro oncologico e li consegna al laboratorio di diagnostica molecolare del Gemelli 4) L'oncologo che ha effettuato la richiesta può visionare e scaricare i risultati dell'analisi direttamente dalla piattaforma online.

"La piattaforma inaugurata oggi al Policlinico Gemelli - commenta Gilberto Riggi, direttore medico di AstraZeneca Italia - consente ai clinici di poter disporre di unìarma in più nella gestione del tumore ovarico, garantendo a un sempre maggior numero di donne di poter accedere ad un test molecolare, segnatamente il test Brca, con tempi brevi ed elevata qualità diagnostica".

8 aprile 2015 ADNKronos
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