Roma, 24 feb. (AdnKronos Salute) - "Il problema riguarda la vecchia lavorazione del talco, attualmente i prodotti in commercio in Italia sono sicuri. Anche negli anni '80 in Italia ci sono stati casi simili, perché questo rischio di cancro ovarico, provocato dai residui di amianto frutto della lavorazione del talco, è molto raro ma conosciuto dalla comunità scientifica. Ma appartiente al passato". Ad affermarlo è Carmine Pinto, presidente dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), che commenta così all'Adnkronos Salute il risarcimento record di 72 mln di dollari che J&J dovrà pagare alla famiglia di Jackie Fox, la donna morta l'anno scorso che sosteneva che il suo cancro ovarico fosse stato causato dalla polvere di talco prodotto dalla multinazionale.