Milano, 22 set. (AdnKronos Salute) - Tre donne su 10 non effettuano una mammografia tra i 50 e i 69 anni, nel periodo in cui è più alto il rischio di ammalarsi di cancro al seno. Nonostante siano stati fatti molti passi avanti nella ricerca e nella diagnosi precoce, il problema rimane arrivare a tutte in modo capillare. Per aumentare la sensibilizzazione e la prevenzione del tumore, la Fondazione Veronesi promuove la campagna 'Pink is good', il cui ricavato sarà devoluto interamente alla ricerca.
Per la prima volta il progetto è sviluppato in collaborazione con le associazioni dei medici di base (Simg, Società italiana medicina generale), dei ginecologi (Sigo, Società italiana ginecologia e ostetricia) e degli oncologi (Aiom, associazione italiana oncologia medica).
A ottobre, mese mondiale della prevenzione al seno, tornerà l'appuntamento con la 'Pittarosso Pink Parade', che quest'anno raddoppia. Il 4 ottobre sarà infatti a Roma, mentre il 25 arriverà a Milano. Si tratta di una camminata non competitiva di 5 km che si snoderà nei centri storici delle due città. La quota di iscrizione, di 10 euro, sarà interamente devoluta alla ricerca.
La Fondazione pubblicherà un manuale di domande e risposte che distribuirà negli studi dei medici di base e degli specialisti e che si potrà scaricare gratuitamente dal sito della Fondazione.
Il volume è dedicato alle donne che hanno avuto una diagnosi di tumore e che devono affrontare le cure o il periodo immediatamente successivo. Organizzato in modo cronologico, risponde a domande non solo sugli aspetti più strettamente scientifici, ma anche sul 'reinserimento' dopo la malattia. Si affrontano anche temi come i diritti delle malate nella vita quotidiana, l'alimentazione e l'attività fisica. Il progetto 'Pink is good' si potrà sostenere anche acquistando prodotti dedicati delle aziende partner, che devolveranno alla ricerca parte del ricavato. L'elenco completo degli aderenti all'iniziativa si può trovare sul sito internet della Fondazione Veronesi.