Roma, 11 mar. (AdnKronos Salute) - "Abbiamo varato il nuovo Piano nazionale prevenzione, che sarà poi 'calato' nei 20 Piani regionali, indicando nel 5% il tasso appropriato di spesa sanitaria che deve essere dedicata a questa voce, naturalmente non 'a pioggia', ma riconducendolo a un filo unico a livello nazionale". A parlarne è stato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenendo oggi a Roma alla presentazione della Settimana di prevenzione oncologica Lilt.
"Oggi - ha evidenziato - deve essere una giornata di bilanci positivi e di belle notizie dalla scienza e dai dati sul territorio. E' vero che le patologie oncologiche sono in aumento, ma si guarisce a percentuali inimmaginabili fino a 10 anni fa e con una qualità della vita tale che si può parlare di cronicizzazione e anche, appunto, di guarigione. Il cancro non è più bestia feroce che ci faceva paura, che si chiamava 'brutto male' senza riuscire a dargli un nome. Prima si moriva di tumori di cui oggi si guarisce nelle nostre strutture, senza viaggiare in altri Paesi e ormai anche al Sud: quando sono all'estero mi citano ricercatori meridionali".
"I dati - ha proseguito Lorenzin - ci dicono che il nostro Paese è il secondo più longevo al mondo e chi nasce oggi ha un'aspettativa di vita di 88 anni. Un pezzo di questo merito prendiamocelo per il funzionamento del nostro Ssn, perché spesso non ci rendiamo conto di cosa abbiamo. Aver fatto una grande alleanza contro il cancro con un lavoro sul territorio e puntando sulla prevenzione per una diagnosi precoce - ha concluso il ministro - ci ha portati a tassi guarigione in alcuni casi del 90%. E non è tardi per iniziare ad adottare stili di vita sani: si può, a tutte le età".