Roma, 14 nov. (AdnKronos Salute) - L'arsenico nell'acqua potabile in alcuni Comuni dell'Alto Lazio ha "effetti significativi su diverse patologie ed un gradiente di rischio al crescere del livello di esposizione: con importanti implicazioni di sanità pubblica poiché il mancato adeguamento ai parametri di arsenico previsti dalla legislazione ha avuto come effetto l'aumento dell'esposizione all'elemento chimico della popolazione residente nell'area". E' quanto denunciano i medici per l'ambiente-Isde di Viterbo anticipando alcuni dei risultati dello studio 'Valutazione Epidemiologica degli effetti sulla salute in relazione alla contaminazione da Arsenico nelle acque potabili: studio di coorte nella popolazione residente nella provincia di Viterbo, 1990-2010' a cura del Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio.
La ricerca, su 165.609 soggetti residenti in 8 Comuni, sarà presentata sabato 22 novembre a Viterbo nella sede dell’Ordine dei medici-chirurghi ed Odontoiatri. Lo studio ha valutato l’associazione tra esposizione cronica ad arsenico ed effetti sulla mortalità in un periodo di 20 anni (1990-2010) ed ha definito indicatori di esposizione individuale a questa sostanza tossica e cancerogena per valutare nelle popolazioni esposte possibili effetti sulla mortalità per tumori (polmone, vescica, prostata, fegato, rene) e per malattie croniche (cause cardiovascolari, respiratorie e diabete).
"Una prima fase dell'indagine, conclusa nell’aprile 2012, includeva 91 Comuni del Lazio con una richiesta di deroga per i livelli di arsenico nelle acque destinate al consumo umano - avverte l'Isde Viterbo - ora la a seconda fase della ricerca ha utilizzato un disegno di coorte relativo alla provincia di Viterbo: 165.609 soggetti residenti in 8 Comuni. Una popolazione esposta a livelli di arsenico nelle acque ad uso umano superiori e inferiori a 20 microgrammi per litro".
L'iniziativa, promossa dall’Ordine dei medici di Viterbo e delle sezioni viterbesi della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) e dell'Associazione italiana medici per l’ambiente-Isde, vuole rilanciare il problema della contaminazione con l'arsenico dell'acqua potabile e le conseguenza a lungo termine per la popolazione.