Roma, 14 apr. (AdnKronos Salute) - Per chi lavora all'aperto tutto l'anno, ad esempio in cantieri edili o in mare, la crema solare deve essere considerata come il casco anti-infortuni da portare sempre con sé. Quindi va messa sempre, soprattutto quando inizia la bella stagione, per prevenire lo sviluppo negli anni di un melanoma. "I prodotti antisolari rientrano nei dispositivi di protezione individuale che i datori di lavoro dovrebbero fornire ai propri dipendenti". Lo afferma all'Adnkronos Salute Leonardo Celleno, presidente dell'Associazione italiana dermatologia e cosmetologia (Aideco) che ha presentato oggi a Roma la campagna 'Sole Sicuro' indirizzata alle scuole medie inferiori del Lazio.
Sono diverse le malattie della pelle indotte dal sole in chi lavora all'aperto (agricoltori, lavoratori edili e i pescatori) ad esempio cita l'esperto "la cutis romboidale della nuca, caratterizzata da solcature oblique e incrociantesi tra loro che delimitano aree cutanee a forma romboidale - ricorda Celleno - o lo stesso melanoma, sono malattie diffuse tra queste categorie. Oggi la prevenzione ha fatto passi da giganti ma c'è ancora chi va quasi fiero di un' abbronzatura che in realtà può nascondere molte insidie".
In Italia il melanoma è attualmente il terzo tumore più frequente in entrambi i sessi al di sotto dei 50 anni: "Il più importante fattore di rischio ambientale è stato identificato nell’esposizione ai raggi Uv - conclude l'esperto - sia in rapporto alle dosi assorbite, che al tipo di esposizione (intermittente più che cronica) ed anche all’età (a maggior rischio l’età infantile e adolescenziale), con rischio marcatamente maggiore nei casi di sussistenza e interazione di tutti questi fattori".