Salute

Tumori: da una pianta mediterranea speranze contro il cancro al cervello

In laboratorio risultati positivi per l'estratto di ruta, sembra uccidere cellule malate risparmiando le sane

Milano, 30 giu. (AdnKronos Salute) - Nella macchia mediterranea potrebbe nascondersi una nuova speranza contro il glioblastoma, il cancro al cervello più diffuso e aggressivo. Uno studio pre-clinico, condotto in laboratorio e non ancora sui malati, suggerisce che l'estratto acquoso di una pianta molto comune nel nostro Paese e utilizzata dalla tradizione contadina in versione decotto - la Ruta graveolens - è in grado di uccidere le cellule tumorali risparmiando quelle sane. Italiana la pianta, italiana anche la ricerca, condotta da scienziati della Seconda università degli Studi di Napoli (Sun) e pubblicata in marzo su 'Plos One'.

"Il glioblastoma multiforme - spiega in una nota Luca Colucci-D'Amato, docente di Patologia generale del Dipartimento di Scienze e Tecnologie ambientali biologiche e farmaceutiche della Sun - è un tumore cerebrale altamente aggressivo la cui prognosi è tuttora infausta. Nonostante la terapia chirurgica, la chemio e la radioterapia, solo circa il 5% dei pazienti colpiti sopravvive. Per gli altri la morte sopraggiunge in media entro circa 15 mesi dalla diagnosi". Pertanto "vi è un grande sforzo della ricerca biomedica nel cercare nuovi farmaci o terapie in grado di contrastare questo tumore e di migliorare la sopravvivenza dei pazienti".

Lo studio ha mostrato come l'estratto acquoso ottenuto dalla ruta riesca a indurre la morte di cellule di glioblastoma coltivate in vitro. A differenza di farmaci usati nella chemioterapia per questo tumore, inoltre, la sostanza è risultata innocua quando somministrata su cellule neuronali non proliferanti e differenziate. Pertanto l'estratto di ruta sembra discriminare fra le cellule cancerose e quelle normali, uccidendo le prime e graziando le seconde.

La ricerca è stata coordinata da Colucci-D'Amato, con la collaborazione del Laboratorio di Botanica della Sun diretto da Claudia Ciniglia, di quello di Farmacologia dell'università di Genova, diretto da Tullio Florio, di Floriana Volpicelli, fisiologa dell'università Federico II di Napoli, e Marina Melone, neurologa della Sun. Gli esperimenti sono stati finanziati dal Network per la salvaguardia e la gestione delle risorse genetiche agro-alimentari 'Agrigenet', dal Progetto Sicurezza, sostenibilità e competitività nelle produzioni agroalimentari della Campania 'Carina', e dal Programma di ricerca scientifica di rilevante interesse nazionale (Prin).

"Le sostanze naturali - evidenzia Ciniglia, docente di Botanica della Sun - rappresentano un'importante sorgente di nuove molecole con attività terapeutica in molte malattie incluso il cancro. In particolare, Ruta graveolens L. è una pianta erbacea molto diffusa in Italia, della famiglia delle Rutacee, cui appartengono anche i più noti agrumi. Frequentemente si sviluppa in prossimità dei litorali, nelle pianure e nelle fessure dei muri".

Un'erba nota da tempo alla medicina. "Le prime indicazioni terapeutiche della ruta - ricorda l'esperta - risalgono ai trattati del Corpus Hippocraticum, dove era prescritta per curare malattie polmonari, o usata anche contro l'angina faringea o per ridurre il gonfiore della milza. Ulteriori esperimenti sono in corso per definire i meccanismi molecolari dell'azione terapeutica della ruta".

30 giugno 2015 ADNKronos
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

In questo numero di Focus Storia vi portiamo alla scoperta di figure storiche, battaglie e curiosità che hanno segnato epoche e paesi, con un’attenzione speciale alla Francia del Seicento.

Il protagonista principale è il cardinale Richelieu, l’abile politico che plasmò la Francia moderna. In "Eminenza rossa" tracciamo il ritratto di questo potente uomo di Stato, mentre "L’assedio del Gran Cardinale" ci racconta la sua vittoria contro gli ugonotti a La Rochelle. A seguire, con "Eminenza grigia" scopriamo la figura di padre Giuseppe, il suo fidato consigliere, e in "Mazzarino l’erede" esploriamo il ruolo del cardinale italiano che ne continuò l’opera.

Tra le altre storie: l’articolo "Infanzia randagia" ci porta nella Russia degli anni ‘20 e ‘30, con il fenomeno dei besprizornye, bambini abbandonati nelle città. Non mancano approfondimenti come "Delitti al microscopio", che esplora la nascita delle indagini scientifiche, e "Il canto libero", dedicato alle origini del jazz.

ABBONATI A 29,90€

In questo numero di Focus, esploriamo un affascinante mix di scienza, natura e curiosità quotidiane.

Dedichiamo uno speciale alle strategie di leadership, scoprendo cosa dicono le ricerche sui capi e come gestiscono i loro team. Nell'articolo "Nella testa del boss" analizziamo il loro modo di pensare, mentre "E tu che capo hai?" ci svela i diversi tipi di leader.

Scopriamo storie di successo nella conservazione della fauna con "A volte ritornano", che racconta la rinascita di specie come linci e cervi. Per gli appassionati di scienza, analizziamo il ruolo delle impronte digitali nel corpo umano.

In più, l'astrofisica ci sorprende con teorie alternative sull’energia oscura nell'intervista "L’energia oscura? Secondo me non esiste". Non perdete i vincitori del Drone Photo Awards, con immagini spettacolari tra fantasia e tecnologia.

ABBONATI A 31,90€
Follow us