Rimini, 20 ott. (AdnKronos Salute) - Una proteina della longevità, che blocca la morte cellulare e regala una straordinaria sopravvivenza alle cellule leucemiche. "Si chiama Bcl2, ed è un potente regolatore del ciclo cellulare. Quando è iperespressa, ostacola l'apoptosi, la morte programmata delle cellule, e dunque ne prolunga la sopravvivenza. Un problema, perché conferisce anche una resistenza ai farmaci. Ma la buona notizia è che le nuove target therapy hanno scoperto come 'ingannare' la proteina e riattivare tutti i meccanismi chiave per uccidere le cellule leucemiche". Lo spiega Giovanni Del Poeta, della cattedra di Ematologia dell'Università di Roma Tor Vergata, nel corso di un simposio organizzato da AbbVie al congresso della Sies (Società di ematologia sperimentale) a Rimini.
"I farmaci di nuova generazione contro la leucemia linfatica cronica sono pro-apoptotici - aggiunge - dunque bloccano la proteina Bcl2 e fanno sì che la cellula leucemica vada incontro alla morte". Ma in che modo? "Si infilano in una sorta di 'tasca' della proteina, liberando così le molecole pro-apoptotiche che erano bloccate all'interno. Queste tornano così ad agire e a scatenare la morte delle cellule leucemiche, senza intaccare quelle sane". Un meccanismo d'azione potente e rapido, conclude l'esperto, che apre interessanti prospettive anche contro altre forme di leucemia.