Rimini, 20 ott. (AdnKronos Salute) - Sono quattro i principali tipi di leucemia, tumori che colpiscono il sangue e il midollo osseo. "Non esiste un registro, ma possiamo stimare circa 10 mila nuovi casi di leucemie l'anno", spiega Antonio Cuneo, ordinario di malattie del sangue e direttore del Dipartimento medico specialistico dell'Azienda ospedaliero universitaria S. Anna di Ferrara, in occasione di un simposio sulla leucemia linfatica cronica promosso a Rimini, dove è in corso il XIV Congresso nazionale della Sies (Società italiana di ematologia sperimentale), società che conta 7-800 iscritti.
La leucemia linfatica cronica, una delle forme più comuni negli adulti, "conta circa 3000 nuovi casi l'anno", dice l'esperto. C'è poi la leucemia mieloide acuta (36% dei casi), quella cronica (11,5%), e infine la leucemia linfoblastica acuta (11,5%); in quest'ultimo caso il rischio è più elevato nei bambini sotto i 5 anni. "L'approccio terapeutico è diverso nelle varie forme - dice Cuneo - La leucemia acuta e la mieloide cronica si trattano subito, mentre per alcuni linfomi a lenta progressione e per la leucemia linfatica cronica la terapia viene scelta in base all'età del paziente, allo stadio della malattia, e alla prognosi. Se viene rilevata in fase molto iniziale, infatti, si può adottare una sorveglianza attiva in attesa, e possono passare anni prima di rilevare i segni che ci inducono ad avviare la cura".
Oggi poi l'analisi genetica consente di capire quali pazienti risponderano meglio ai diversi approcci disponibili. "Siamo a un punto di svolta - evidenzia Massimo Massaia, presidente della Sies - tanto che ci ritroviamo a esaminare i risultati di farmaci che abbiamo contribuito a far sviluppare. Inoltre in questi giorni parleremo delle novità sulle staminali tumorali, dell'interazioni delle cellule leucemiche con il microambiente e del ruolo dell'infiammazione. Esiste infatti un ecosistema in cui si creano situazioni di conflitto, una lotta per la sopravvivenza in cui sempre più riusciamo ad avere le armi giuste per eliminare le cellule malate".