Un colpo di spugna, come altri in passato. Secondo quanto riportato dal Washington Post, i funzionari dei Centers for Disease Control and Prevention, un importante organismo di controllo della sanità pubblica americana, avrebbero ricevuto dal governo la richiesta di non utilizzare sette parole nei documenti ufficiali per l'approvazione del prossimo bilancio annuale.
Al bando. I termini sono vulnerable, entitlement, diversity, transgender, fetus, evidence-based e science-based (vulnerabile, diritto, diversità, transgender, feto, basato sui fatti, basato sulla scienza). La notizia ancora non ufficiale proviene da una fonte del Washington Post, un analista che avrebbe partecipato a un incontro di 90 minuti con i vertici dei CDC incaricati del budget. Un portavoce del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti d'America ha invece smentito la notizia alla CNN, affermando che i CDC continueranno a svolgere le loro attività di ricerca scientifica nell'interesse dei cittadini.
Se non lo scrivi, non esiste. Se la messa all'indice fosse confermata, si tratterebbe di un grave colpo ai diritti delle minoranze sessuali negli Stati Uniti, e alle politiche di educazione sessuale. Significherebbe non poter parlare liberamente di aborto e contraccezione, di prevenzione dell'HIV, di orientamento sessuale e transizioni di genere, ma anche di malattie di come Zika e di patologie fetali. Vorrebbe dire non potersi richiamare all'evidenza scientifica, e ridurre la ricerca e i suoi risultati sempre di più a un'opinione.
I precedenti. Se fosse vero, non sarebbe la prima volta. Nei mesi scorsi, il Dipartimento della Salute americana aveva già rimosso le informazioni sulle persone LGBT dal suo sito, e questo non è l'unico settore della scienza in America che se la sta vedendo con forme di censura. Due mesi fa, il New York Times ha riferito che le informazioni relative al global warming sono state rimosse dal sito dell'EPA, l'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente negli Stati Uniti.