La nostra pelle produce una sostanza simile al principio attivo della marijuana. Ma è inutile cercare lo sballo succhiandosi un dito...
(Alessandro Bolla, 18 luglio 2008)
Secondo un recente studio condotto in Ungheria la nostra pelle produrrebbe endocannabinoidi, sostanze molto simili al principio attivo contenuto nella marijuana. Questa secrezione sarebbe la risposta del cervello ai fattori di stress che minacciano la pelle, come il sole e il vento. I cannabinoidi svolgono infatti questa funzione protettiva nei confronti delle foglie di marijuana. Come i dermatologi sostengono da tempo, condizioni piscologiche e salute delle pelle sono strettamente legate. Perdita dei capelli, acne e psoriasi sono più frequenti nei periodi di forte stress: a questi la cute risponde producendo neuropeptidi e endocannabinoidi che ne contrastano gli effetti. «La pelle è l'organo più esteso di tutti», sostiene Andrzej Slominski, uno degli autori della ricerca, «e come tale è il più esposto ai fattori ambientali.» Ma se qualcuno stesse già pensando di cercare lo sballo succhiandosi un dito, si metta tranquillo: la quantità di endocannabinoidi prodotta dalla pelle è irrisoria.