Salute

Trapianti: con un esame del sangue sarà possibile individuare immediatamente il rigetto?

Ricercatori australiani hanno individuato biomarcatori che "evidenziano" il rigetto in un organo trapiantato. Con un banale esame del sangue si potrà monitorare questo rischio?

Ricercatori australiani hanno compiuto un passo avanti significativo verso un semplice esame del sangue che sarà in grado di rilevare il rigetto di organi trapiantati (reni, fegato, polmoni o cuore).

Prima volta. Si tratta della prima identificazione (descritta in questo studio) di biomarcatori disfunzionali comuni a molteplici organi trapiantati, che apre la strada a un potenziale esame del sangue per la diagnosi precoce del rigetto in tutti i trapianti - uno strumento attualmente inesistente.
Ulteriori ricerche potrebbero consentire a questi biomarcatori di distinguere anche tra diversi tipi di rigetto: problemi immunitari, insufficienza di sangue all'organo o riparazioni cellulari anomale.
Il tutto acquista una prospettiva ancor più significativa se si considera il rigetto può avvenire in qualsiasi momento dopo l'intervento, anche a distanza di anni, rappresentando una minaccia costante per i pazienti.

Addio biopsia? Finora i medici sospettano un rigetto quando ci sono segni di malfunzionamento dell'organo. Tuttavia a volte i pazienti non mostrano sintomi prima del suo insorgere, e l'unico modo per avere una diagnosi certa è sottoporre un paziente "sospetto" a una (invasiva) biopsia.
«Questa scoperta è fondamentale per sviluppare strategie volte a migliorare il tasso di successo di tutti i trapianti», spiega lo statistico Harry Robertson dell'Università di Sydney che ha guidato lo studio. Attualmente il tasso di successo a lungo termine di un trapianto varia a seconda dell'organo: 59% per i polmoni, 80% per il fegato, 82% per i reni e 73% per il cuore.

Meno ansia. Un test del sangue affidabile per monitorare il rigetto potrebbe dunque migliorare queste performance e ridurre l'ansia costante provata dalla maggior parte dei pazienti che hanno ricevuto un trapianto di organo.
24 luglio 2024 Roberto Graziosi
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