Milano, 26 ago. (AdnKronos Salute) - Soffiano venti di austerity sul sistema sanitario nazionale del Regno Unito. Secondo quanto riferisce la Bbc online, sarebbe in fase di elaborazione una tornata di tagli drastici ai servizi pubblici in tutta la Gran Bretagna. Nelle bozze dei Piani di trasformazione e sostenibilità (Stp), visionate dalla testata britannica, si proporrebbero chiusure di reparti, tagli al numero di posti letto e modifiche alla rete della medicina generale e dell'emergenza urgenza. Finora non ci sarebbero state consultazioni sui progetti al vaglio, ma i dati parlano chiaro: il National Health Service (Nhs) inglese deve individuare risparmi per 22 miliardi di sterline entro il 2020-21 e ha spiegato che riorganizzare i servizi locali è essenziale per migliorare l'assistenza ai pazienti.
Per il think thank del Nuffield Trust, gli Stp potrebbero portare a "cambiamenti fondamentali", ma molti dei progetti non raggiungono gli obiettivi finanziari fissati dal governo e dovranno affrontare un "ampio e scoraggiante lavoro di implementazione". I piani, che dovrebbero essere varati a ottobre, sono stati poco esaminati a livello pubblico o politico, fa notare alla Bbc Laura Townshend, direttrice del gruppo '38 Degrees', e "una delle principali preoccupazioni è il motivo per cui non c'è stata trasparenza fino ad ora".
38 Degrees ha scoperto molte delle bozze di Stp non rese note, incluso piani che prevederebbero la chiusura di un'Emergenza-urgenza nel Black Country, la fusione di due dei tre ospedali generali di distretto della zona e la chiusura di un sito. Nella zona di Leicester, Leicestershire e Rutland, ci sono piani per chiudere servizi per acuti in uno dei tre ospedali. Ci sono anche piani per mettere gli ambulatori di medicina generale "sotto revisione" a causa di una carenza di finanziamenti. Un'altra bozza che circola tra i manager del Ssn in West Yorkshire rivela proposte per chiudere l'equivalente di 5 reparti nel Leeds Teaching Hospitals Trust.
A elaborare questi piani sono i responsabili locali dell'assistenza socio-sanitaria (anche se molti rimangono inediti), ai quali è stato chiesto di identificare potenziali margini di risparmio ed efficienza alla fine dello scorso anno, per raggiungere la meta finanziaria definita dall'ex cancelliere dello Scacchiere, George Osborne, e dal capo del Nhs, Simon Stevens. Il Chief executive della Nhs Confederation, Stephen Dalton, assicura comunque che il Servizio sanitario nazionale "non chiuderebbe servizi in maniera indiscriminata", precisando che pianificazioni e discussioni locali sono "migliori di un piano unico" per l'intero Paese.