Se il lockdown ha comportato pressoché in tutto il mondo un aumento esponenziale delle vendite di alcolici, il Sudafrica ha optato per una strategia controcorrente: nella sua risposta alla pandemia, il Paese ha introdotto per la seconda volta da inizio anno il divieto alla vendita di alcolici, in aggiunta al coprifuoco notturno. Le misure dal sapore proibizionistico hanno però lo scopo pratico di allentare la pressione sugli ospedali, già sovraccarichi di pazienti: con oltre 276.000 casi di cui 12.058 soltanto domenica 12 luglio, il Paese è il quarto al mondo per incremento giornaliero dei contagi, dopo Stati Uniti, Brasile e India.
Che c'entra l'alcol con la pandemia? Del rapporto tra alcol e CoViD-19 si occupa una sezione di domande e risposte del sito dell'Istituto Superiore di Sanità (per approfondire). L'eccesso di alcol può indebolire il sistema immunitario lasciando più vulnerabili al coronavirus SARS-CoV-2, ed è inoltre un fattore di rischio per polmoniti e infezioni polmonari. L'abbinamento tra abuso di alcol e lockdown porta con sé importanti conseguenze sulla salute mentale e sul rischio di ansia e depressione, può contribuire a un aumento degli episodi di violenza tra le mura di casa, facilitare i fenomeni di dipendenza e l'esposizione all'alcol dei giovanissimi, erodere risorse economiche che andrebbero destinate ai beni di prima necessità.
Le ragioni del Sudafrica. Secondo il Presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa, ospedali e cliniche non possono permettersi di occupare posti letto con pazienti reduci da ferite traumatiche evitabili legate all'abuso di alcol. Il divieto di vendita, che era stato allentato da sole sei settimane, è stato reintrodotto per ridurre il volume di persone che incorrono in incidenti automobilistici, risse, violenze domestiche altri problemi cui l'eccesso di alcol contribuisce. Le nuove misure prevedono anche l'obbligo di mascherine all'aperto e il divieto di uscire di casa dalle 21.00 alle 4.00, a meno che non sia per ragioni di lavoro o problemi di salute. L'intento è evitare assembramenti notturni, con un decreto che rimarrà in vigore fino al 15 agosto.
Il Sudafrica ha affrontato uno dei più rigidi lockdown dell'intero continente africano, ma continua a registrare un tasso di contagi elevatissimo (500 nuovi casi all'ora). Secondo personale medico e polizia, il precedente bando degli alcolici aveva contribuito a una netta diminuzione dei ricoveri in emergenza legati a ragioni non covid; a giugno, però, l'allentamento dei divieti dopo una misura così drastica aveva ribaltato la tendenza, costringendo diversi ospedali a rimandare a casa i pazienti per mancanza di letti disponibili.
In Sudafrica sono già decedute per CoViD-19 più di 4000 persone, ma le proiezioni del governo parlano di un picco di infezioni tra la fine di luglio e l'inizio di settembre, e della possibilità di avere 50.000 morti entro fine anno.