Roma, 20 ott. (AdnKronos Salute) - Medici in stato d'agitazione. Le organizzazioni sindacali Anaao Assomed, Cimo, Aaroi, Emac, Fp Cgil medici, Fvm, Fassid, Cisl medici, Fesmed, Anpo-Ascoti-Fials medici, Uil medici lo hanno comunicato al presidente del Consiglio, al ministro della Salute e alle Regioni, come già fatto dalle sigle della medicina convenzionata Fimmg, Snami, Fimp e Sumai.
L'unità sindacale - si sottolinea in una nota - testimonia "una comune preoccupazione per le future sorti del Ssn, le cui previsioni sono rese allarmanti dagli ultimi provvedimenti del Governo. Tra questi, l'ulteriore proroga del blocco contrattuale in atto già da 6 anni, mascherata sotto le mentite spoglie di un finto finanziamento da pochi spiccioli, appare un'elemosina - denunciano i sindacati - che conferma la mancanza di rispetto verso il lavoro sul quale si basa la sanità pubblica".
Le Organizzazioni sindacali denunciano che "nonostante tutti i tentativi di interlocuzione, l’atteggiamento di Governo e Regioni rimane quello di un mancato coinvolgimento nelle scelte dei medici". Medici che "sono sempre stati e restano disponibili a fare la loro parte per risolvere i problemi del Ssn, e non certo ad esserne additati come la causa, ma chiedono di diventare interlocutori istituzionali della politica regionale e nazionale. Trascorsi i termini previsti dalla legge per eventuali procedure di raffreddamento e conciliazione, sarà messa in atto ogni legittima forma di protesta, fino a individuare e a comunicare le date e le modalità di iniziative di sciopero nazionale unitario".