Roma, 30 giu. (AdnKronos Salute) - (EMBARGO ALLE 18.00) - Un business sorprendentemente fiorente, che spaccia a pazienti disperati sedicenti 'cure' a base di cellule staminali per trattare una serie di patologie. Sanza che questi trattamenti però siano mai stati analizzati e validati dalle autorità regolatorie. Non accade in Paesi remoti ma negli Stati Uniti, dove almeno 351 aziende commercializzano procedure non approvate a base di 'cellule bambine' pluripotenti attraverso 570 cliniche. Lo rivela uno studio pubblicato su 'Cell Stem Cell', che fornisce una 'mappa' con la localizzazione di questi centri che fioriscono negli States. Un po' a sorpresa, la 'capitale' di questi trattamenti sembra essere in California, a Beverly Hills. 'Indirizzo' che fornisce qualche indizio anche sui costi di queste pseudo-cure.
(La mappa, di Leigh Turner and Paul Knoepfler)
Dopo le polemiche in Italia sul caso Stamina, si scopre che il business è fiorente anche Oltreoceano. Dove le imprese pubblicizzano interventi con staminali per lesioni ortopediche, disturbi neurologici, malattie cardiache, condizioni immunologiche, disturbi polmonari e pediatrici, traumi al midollo e persino indicazioni cosmetiche. Il bioeticista Leigh Turner e il ricercatore specializzato in staminali Paul Knoepfler presentano un'analisi delle imprese impegnate nel marketing 'diretto al consumatore' di queste procedure. Scoprendo che la concentrazione maggiore si registra in California.
"In quasi tutti gli Stati, comunque, ora la gente può rivolgersi a livello locale per ottenere trattamenti a base di staminali", sintetizza Knoepfler della University of California, a Davis. "A molte persone in grandi aree metropolitane basta guidare per 15 minuti per trovare una clinica che offre questo tipo di servizi, invece di doversi sobbarcare, ad esempio, un viaggio in Messico o nei Caraibi. Penso che questo rifletta un cambiamento rispetto a quello che abbiamo visto in passato". Insomma, il "turismo delle staminali" ha cambiato volto e i viaggi in mete lontane non servono più.
Turner e Knoepfler hanno trovato le imprese attraverso ricerche su Internet e analisi del contenuto dei siti web aziendali. Per ogni azienda, la coppia di scienziati ha registrato nome della società, posizione, indirizzi dei siti web, pubblicità dei vari tipi di cellule staminali usate, le affermazioni pubblicitarie riguardanti le malattie, gli infortuni e le condizioni per le quali le cellule staminali verrebbero somministrate. Dall'indagine emergono dei cluster di centri 'specializzati' in particolari Stati dell'Unione. In particolare, le cliniche che somministrano sedicenti trattamenti a base di 'cellule bambine' sono più concentrate in California (113 cliniche), Florida (104), Texas (71), Colorado (37), Arizona (36), e New York (21). Più in dettaglio: Beverly Hills è sede di 18 cliniche, più di ogni altra città del Paese, seguita da New York (14 cliniche), San Antonio (13), Los Angeles (12), Austin (11), Scottsdale (11) e Phoenix (10).
Il 61% delle imprese offre interventi con cellule staminali dal grasso, e il 48% trattamenti a base di cellule estratte dal midollo. Più rare le pubblicità di trattamenti con cellule pluripotenti indotte ed embrionali. Problemi ortopedici, dolore, lesioni sportive, malattie neurologiche e disturbi del sistema immunitario sono fra le patologie che questi trattamenti promettono più spesso di risolvere. "Questo è un mercato che si sta drammaticamente ampliando sotto i nostri occhi", afferma Turner, del Centro di bioetica presso l'Università del Minnesota.
"Non credo che abbiamo scoperto la" vera "portata e le dimensioni di questo mercato. Dovrebbero esistere dei freni, ma dove sono? Dove sono gli organismi di regolamentazione? E come ha fatto questa industria" a prendere piede "in un Paese in cui gli interventi a base di cellule staminali e i dispositivi medici necessari si suppone debbano essere regolati dalla Fda?", si domanda Turner. Il sospetto della coppia è che il business interno sia cresciuto in base al moltiplicarsi delle richieste dei pazienti americani in cerca di cure all'estero. Non solo: secondo i due studiosi a gestire queste cliniche sarebbero non solo chirurghi estetici e naturopati, che cominciano ora "a offrire interventi con cellule staminali non approvati", ma anche "pionieri" del settore che stanno addestrando seguaci. Il rischio reale non è solo per la salute degli ingenui pazienti, ma anche per l'intero settore della ricerca 'vera' sulle staminali, e per la credibilità dei trattamenti approvati solo dopo essere stati validati.