Salute

Quanto si dorme nel mondo?

Grazie a una app sono state studiate le abitudini di sonno e veglia di uomini e donne di nazionalità diverse.

Chi sono i più dormiglioni, e chi i mattinieri? Ci sono nazioni di tiratardi e popoli che vanno a letto con le galline? Al di là dei luoghi comuni, un gruppo di matematici dell’università del Michigan ha cercato di indagare sulla questione basandosi sui “dati”.

Da una app contro il jet-lag... Nel 2014 i ricercatori hanno lanciato un’applicazione per smartphone, Entrain, con consigli specifici e personalizzati per aiutare i viaggiatori a ridurre il jet-lag. Per usarla nell'ambito della ricerca era necessario fornire informazioni riguardo alle ore di sonno e all’esposizione alla luce, oltre ai dati sulla residenza abituale e sul fuso orario, con l’opzione di permettere la raccolta anonima di questi dati da parte dei ricercatori. Migliaia di persone, in più di cento Paesi, hanno dato il consenso: un esempio, secondo gli autori, di come le tecnologie mobili possano essere utili per la raccolta di dati sul mondo reale.

... ai dati su chi-dorme-quanto. Prima osservazione, abbastanza ovvia, è che le pressioni sociali, come le chiamano i ricercatori, influenzano fortemente l’ora in cui si va a dormire: se una persona cena alle 21, è più probabile che vada a letto più tardi di chi cena alle 19. Più a sorpresa, sull’ora della sveglia le stesse pressioni sociali influiscono meno del nostro orologio interno. In altre parole, più che gli obblighi imposti da lavoro, scuola e impegni, a dirci quando è il momento di alzarci è comunque la nostra “sveglia naturale”. La conseguenza è che a riuscire a dormire le ore necessarie è chi va a letto prima, perché chi tira tardi, dato che comunque è probabile che debba svegliarsi presto, in genere non riesce a fare le ore necessarie di sonno.

Differenze di sonno. Da questa raccolta di dati risulta che le donne dormono più degli uomini (mezz’ora in più, in media: vanno a letto leggermente prima e si alzano un pochino dopo), ma vengono anche influenzate più degli uomini dai cambiamenti della luce e delle stagioni (come anche le persone più anziane). Chi durante il giorno sta all’aria aperta, la sera va a letto prima di chi è al chiuso la maggior parte del tempo. Invecchiando, le abitudini tendono a convergere: sopra i 55 anni le persone vanno a letto e si svegliano a orari più simili che sotto i 30.

Mattinieri e tiratardi. Per quel che riguarda le usanze di interi Paesi, quelli che dormono meno sono risultati gli abitanti di Singapore e i giapponesi, con una media 7 ore e 24 minuti di sonno per notte: vanno a letto tardi e si svegliano presto.

Mentre i più dormiglioni sarebbero gli olandesi, con 8 ore e 12 minuti. Apparentemente non è una grande differenza, ma si tratta di media. E inoltre, secondo i ricercatori, anche mezz’ora di sonno in più o in meno fa una grossa differenza in termini di “funzionamento” cognitivo durante il giorno.

Ad andare a letto prima sono invece inglesi, tedeschi e americani (tra le 22:30 e le 23), che di conseguenza tendono a essere anche tra i primi a svegliarsi (tra le 6:45 e le 7). Gli italiani sarebbero tra i più tiratardi (23:45 la media a cui andiamo a letto, 7:45 circa l’ora della sveglia). Dato però che i dati riguardano persone che viaggiano e usano la app per superare il jet-lag, viene da chiedersi: chi resta a casa, davvero sta a letto fin quasi alle 8?

6 maggio 2016 Chiara Palmerini
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

In questo numero di Focus Storia vi portiamo alla scoperta di figure storiche, battaglie e curiosità che hanno segnato epoche e paesi, con un’attenzione speciale alla Francia del Seicento.

Il protagonista principale è il cardinale Richelieu, l’abile politico che plasmò la Francia moderna. In "Eminenza rossa" tracciamo il ritratto di questo potente uomo di Stato, mentre "L’assedio del Gran Cardinale" ci racconta la sua vittoria contro gli ugonotti a La Rochelle. A seguire, con "Eminenza grigia" scopriamo la figura di padre Giuseppe, il suo fidato consigliere, e in "Mazzarino l’erede" esploriamo il ruolo del cardinale italiano che ne continuò l’opera.

Tra le altre storie: l’articolo "Infanzia randagia" ci porta nella Russia degli anni ‘20 e ‘30, con il fenomeno dei besprizornye, bambini abbandonati nelle città. Non mancano approfondimenti come "Delitti al microscopio", che esplora la nascita delle indagini scientifiche, e "Il canto libero", dedicato alle origini del jazz.

ABBONATI A 29,90€

In questo numero di Focus, esploriamo un affascinante mix di scienza, natura e curiosità quotidiane.

Dedichiamo uno speciale alle strategie di leadership, scoprendo cosa dicono le ricerche sui capi e come gestiscono i loro team. Nell'articolo "Nella testa del boss" analizziamo il loro modo di pensare, mentre "E tu che capo hai?" ci svela i diversi tipi di leader.

Scopriamo storie di successo nella conservazione della fauna con "A volte ritornano", che racconta la rinascita di specie come linci e cervi. Per gli appassionati di scienza, analizziamo il ruolo delle impronte digitali nel corpo umano.

In più, l'astrofisica ci sorprende con teorie alternative sull’energia oscura nell'intervista "L’energia oscura? Secondo me non esiste". Non perdete i vincitori del Drone Photo Awards, con immagini spettacolari tra fantasia e tecnologia.

ABBONATI A 31,90€
Follow us