Roma, 17 set. (AdnKronos Salute) - Ogni anno nel mondo lo smog causa 3 mln di morti premature, sopratutto in Asia. Ma nel 2050 la cifra potrebbe lievitare e arrivare a 6,6 mln. E' quanto ha stabilito uno studio pubblicato su 'Nature' dal Max Planck Institute di Mainz (Germania). Sotto accusa le particelle sottili (con un diametro inferiore a 0,0025 millimetri) e l'ozono, che secondo la ricerca sono la principale causa di diverse patologie e hanno un impatto a lungo termine sulla salute della popolazione esposta a elevati livelli di inquinamento dell'aria.
I ricercatori hanno combinato un modello delle emissioni chimiche nell'atmosfera con le statistiche della mortalità prematura e gli studi sulle differenti cause di questi decessi a livello internazionale. Ebbene, i risultati hanno dimostrato che le emissioni prodotte dall'uomo nell'atmosfera, dal riscaldamento delle case e ad altre attività casalinghe (prevalenti in India e in Cina) hanno un elevato impatto sulle morti premature.
In molte zone degli Usa e in altre nazioni uno dei maggiori vettori di smog è il traffico urbano. Mentre in Europa, Russia e nell'Est Asiatico le emissioni che generano una gran quantità di particelle sottili provengono dall'agricoltura. In conclusione, in base al modello previsionale sviluppato dai ricercatori la mortalità prematura potrebbe raddoppiare nel 2050 arrivando a 6,6 mln di vittime ogni anno, soprattutto nel Sud-est asiatico e nelle zone ad ovest del Pacifico.