Roma, 11 nov. (AdnKronos Salute) - Ridurre l'inquinamento atmosferico delle grandi aree urbane cinesi, raggiungendo il livello delle Olimpiadi di Pechino del 2008, potrebbe prevenire circa 900 mila decessi cardiovascolari legati agli livelli di smog entro il 2030. E' la previsione di uno studio presentato in anteprima al congresso dell'American Heart Association.
In occasione dell'evento olimpico il governo cinese decise di chiudere temporaneamente le fabbriche, i cantieri e limitare il traffico automobilistico, per ripulire il cielo di Pechino dall'ormai persistente cappa.
Nello studio i ricercatori hanno simulato due scenari di miglioramento della qualità dell'aria e hanno proiettato i risultati in base alle attuali ricerche disponibili. Ebbene, se le autorità riuscissero a portate i livelli di polveri sottili ai dati raggiunti durante le Olimpiadi nei prossimi 10 anni sarebbe possibile tagliare tra il 2015 e il 2030 le vittime di infarto del 2,7% e le malattie cardiache del 7,2%. Questo porterebbe a prevenire 304 mila morti per infarto e 619 mila decessi per malattie del cuore e far guadagnare 4,2 milioni di anni vita nelle aree urbane della Cina.