Niente più loghi o colori riconoscibili: da oggi Francia, Inghilterra e Irlanda introducono i pacchetti neutri per sigarette e tabacco. Le nuove confezioni prodotte saranno tutte della stessa tonalità - il Pantone 448 C opaque couché, "il colore più brutto al mondo" secondo ricerche di marketing - e senza più marchi riconoscibili.
I nomi dei brand saranno scritti tutti nello stesso carattere, nelle stesse dimensioni e nella stessa posizione della scatola, che sarà coperta di nuovi messaggi sugli effetti del fumo sulla salute, sul 60% della sua superficie. Per alcuni mesi i tabaccai ospiteranno nuove e vecchie confezioni, ma dal 1 gennaio 2017 saranno in vendita soltanto pacchetti di questo tipo.
Serviranno a qualcosa? Nessuno si aspetta che facciano miracoli: i loro effetti saranno più visibili sul lungo termine. Due revisioni scientifiche pubblicate nel 2012 e nel 2013 dimostrano che i pacchetti neutri, adottati in Australia già da 4 anni, riducono il fascino delle sigarette perché rendono più visibili i messaggi antifumo e impediscono che alcune marche vengano ritenute meno nocive di altre (per esempio, perché i colori sulla confezione sono più tenui).
Un esempio incoraggiante. Gli stessi dati sono stati confermati in 14 studi sui fumatori australiani pubblicati nel 2015, a 36 mesi dall'introduzione della legge nel Paese. Secondo il governo australiano, i pacchetti neutri sarebbero responsabili del 25% del calo del 2,2% di prevalenza di fumatori osservato in tre anni, dal 2012 al 2015. Può sembrare poco, ma equivale a 118 mila fumatori in meno soltanto grazie al packaging.
Giro di vite. Intanto in Italia entrano oggi in vigore le nuove direttive UE sul fumo, che prevedono norme come l'introduzione di annunci antifumo combinati (foto e testo) con un numero verde contro il fumo sui pacchetti di sigarette e tabacco; divieto di additivi che rendano il fumo più attrattivo e nocivo; l'abolizione dei pacchetti da 10 sigarette e delle confezioni di tabacco da arrotolare con meno di 30 grammi di prodotto (più appetibili alle tasche "leggere" dei ragazzi); e il divieto di vendita ai minori di 18 anni di sigarette elettroniche o di ricariche alla nicotina.