Masticare e mandar giù, per esempio, un pezzo di una camicia di lino, oltre a essere una gran fatica sarebbe anche poco salutare, visto che la fibra ricavata dalla pianta di Linum usitatissimum è di cellulosa, sostanza che l’uomo non riesce a digerire. Stesso discorso per le magliette di cotone, tessuto con i batuffoli che avvolgono i semi delle piante del genere Gossypium.
La borsa sì. Ma per sopravvivere in situazioni di emergenza anche il boccone più amaro può andar bene. Durante l’assedio di Leningrado, dal 1941 al 1944, la gente mangiò carta da parati e cuoio. Quest’ultimo, peraltro, è ricco di proteine e può sostituire per qualche tempo il normale cibo.