Salute

Sesso: prima volta precoce o tardiva, lo dice il Dna

Scoperte varianti associate con l'età della pubertà

Roma, 18 apr. (AdnKronos Salute) - Precoci nella scoperta del sesso, o così prudenti da rinviare per anni la prima volta? A fare la differenza, secondo un team di ricercatori britannici, è ancora una volta il Dna. Nel loro studio, infatti, gli scienziati descrivono delle varianti genetiche associate con l'età del primo rapporto sessuale. Il lavoro, pubblicato online questa settimana su 'Nature Genetics', mette in luce come l'età della pubertà possa influenzare quella della prima volta, e come questi due aspetti si ripercuotano sulla sfera sociale e sanitaria di una persona.

L'età della prima volta è già stata correlata con una serie di fattori, dal disagio sociale all'instabilità della famiglia. Ma anche i fattori genetici contribuiscono, insieme a elementi meno chiari fra cui l'età materna al primo parto, "anche se l'entità di questo contributo è sconosciuta", sottolineano i ricercatori. Le varianti genetiche associate con la tempistica della pubertà - che è scesa da un'età media di 18 anni nel 1880 a 12,5 anni nel 1980 - sono state recentemente identificate e alcuni studi hanno riportato una correlazione fra tempi della pubertà e prima volta, suggerendo che questi aspetti possono essere legati a livello genetico.

Ken Ong e John Perry dell'University of Cambridge (GB) hanno condotto uno studio analizzando e confrontando il genoma di oltre 125.000 partecipanti (59.357 uomini e 66.310 donne di 40-69 anni) alla Biobank Uk, identificando così 38 varianti associate con l'età della prima volta. Gli scienziati hanno poi replicato questi risultati studiando 241.910 uomini e donne islandesi e 20.187 donne americane sane (over 45 anni) di discendenza europea.

Così gli studiosi hanno scoperto che sia l'età della prima volta che quella del primo parto hanno una "moderata" componente genetica, e che entrambe sono indipendentemente, ma geneticamente correlate con i tempi della pubertà.

Gli autori hanno utilizzato un metodo statistico chiamato randomizzazione mendeliana per individuare l'effetto causale della tempistica della pubertà su età della prima volta e del primo parto. In pratica, una pubertà anticipata porta a una scoperta precoce del sesso (e a gravidanze ugualmente precoci). Tutti questi aspetti hanno ricadute sociali e comportamentali (incluso, ad esempio, il livello di istruzione).

Non solo: alcune delle varianti associate con l'età del primo rapporto sono state localizzate vicino a geni precedentemente legati alla propensione ad assumersi rischi, ma anche a un temperamento irritabile e al numero di figli. Ma non è ancora chiaro se alcuni di questi geni siano coinvolti anche nella regolazione dei tempi della pubertà, della prima volta o del primo parto, concludono gli autori.

18 aprile 2016 ADNKronos
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