Roma, 17 nov. (AdnKronos Salute) - Lei non si accontenta, lui fa orecchie da mercante e, messo alle strette, opta per lo scaricabarile. Le italiane a letto sono meno soddisfatte rispetto agli uomini ma, più consapevoli, pensano che sia un problema di coppia e vorrebbero trovare soluzioni; 'lui' invece si accontenta e, in caso di disturbi, mette la testa sotto la sabbia e non ne vuole parlare. Solo un'italiana su tre è infatti soddisfatta della propria vita sessuale, quattro uomini su dieci invece si dichiarano contenti, perfino se c'è un disturbo come la disfunzione erettile, che riguarda oltre 3 milioni di italiani. È questa la fotografia delle coppie italiane fra le lenzuola, scattata da un'indagine presentata in occasione del XI congresso nazionale della Società italiana di andrologia medica e medicina della sessualità (Siams), che si è chiuso a Cagliari.
I dati rivelano che 13 milioni di donne, cioè una su tre, sono insoddisfatte della propria vita sessuale mentre 11 milioni di italiani dichiarano di non sentirsi appagati a letto. Si fa finta di nulla perfino in presenza di disturbi come la disfunzione erettile, che riguarda oltre 3 milioni di uomini: in due casi su tre affermano di essere soddisfatti, mentre oltre il 60% delle loro partner è scontenta. Spesso poi gli uomini non intendono affrontare il problema con un medico, tanto che il 20% ritiene giusto evitare di parlarne, il 25% addirittura crede che sia lei a dover trovare soluzioni. L'unico terreno d'incontro è la caratteristica principale che dovrebbe avere il farmaco ideale contro la disfunzione erettile: oltre la metà degli uomini e delle donne vorrebbe che funzionasse entro mezz'ora.
L'indagine è stata realizzata da Datanalysis intervistando oltre 3.000 uomini e donne, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, rappresentativi della popolazione generale. "I risultati dipingono uomini e donne con una consapevolezza diversa del benessere sessuale e di ciò che vorrebbero dai rapporti - spiega Mario Maggi, presidente Siams e ordinario di Endocrinologia all'Università di Firenze - Le donne oggi si rendono conto che un disturbo di lui può avere ripercussioni anche sul proprio benessere e vogliono cercare soluzioni: la disfunzione erettile, uno dei disturbi sessuali più comuni che spesso si associa ad anorgasmia nella partner, è ritenuta un problema della coppia da affrontare in due dal 57% delle donne e appena dal 22% degli uomini".
Colpisce, poi, la mancanza di dialogo: "In caso di disfunzione erettile - spiega l'esperto - il 20% degli uomini non vuole parlarne affatto mentre il 95% delle donne ritiene sia un problema da affrontare.
E c'è perfino un 25% di uomini secondo cui è giusto che a trovare una soluzione sia soltanto lei, auto-assolvendosi da ogni responsabilità". I dati indicano che il 75% degli uomini pensa di dover andare da solo dal medico mentre il 59% delle donne vorrebbe accompagnare il partner, per discutere del disturbo come di un problema di coppia.
"Nuovamente, si sottolinea la diversa consapevolezza dei disturbi sessuali di uomini e donne - osserva ancora Maggi - Le donne hanno capito che una sessualità appagante è tale solo se entrambi i componenti della coppia sono sereni e soddisfatti e se gli eventuali disturbi vengono affrontati in due, cercando soluzioni dal medico; gli uomini tendono a fare finta di niente, uno su dieci addirittura abbandona del tutto il sesso e nella metà dei casi proprio per la sua incapacità di avere rapporti adeguati. Del resto sappiamo che pochi prendono l'iniziativa di andare dal medico, pochissimi per una scelta autonoma: in un caso su due è la partner a esprimere il bisogno di cura e a convincere lui".
L'unico elemento su cui entrambi i sessi sono d'accordo è la caratteristica principale che dovrebbe avere il farmaco ideale contro la disfunzione erettile: oltre la metà degli uomini e delle donne ritiene importante che agisca velocemente, al massimo entro mezz'ora. "Da circa otto mesi è disponibile in Italia un nuovo farmaco, avanafil, che ha proprio questa peculiarità e può aiutare le coppie a ritrovare la serenità sessuale - spiega Maggi - Consente infatti di avere un rapporto già entro 15 minuti dall'assunzione, svincolando il paziente dalla necessità di pianificare con anticipo la sessualità o peggio ancora fare aspettare la partner. Inoltre ha un'efficacia costante, che si mantiene per oltre 6 ore: questo basta a 'coprire' una notte d'amore, dando al paziente la libertà e la naturalezza nel rapporto".