Roma, 8 mag. (AdnKronos Salute) - "Venti anni fa la nostra sala d’aspetto era popolata esclusivamente da persone adulte. Ora sembra la stanza di ricreazione del liceo. La presenza dei giovani che si rivolgono allo specialista in sessuologia è aumentata notevolmente. Nei ragazzi il desiderio di appagare la partner è radicato con forza, sconfinando a volte nella paura dell’insuccesso". Lo afferma Franco Avenia, sessuologo e segretario della Sicgem, la Società italiana di chirurgia genitale maschile, tra i relatori oggi a Roma di un incontro dedicato alla salute sessuale maschile e la nuova chirurgia mininvasiva e correttiva.
"Nelle patologie in cui si ha un'alterazione della forma del pene, l’immagine di questa nella mente dell’uomo, ovvero lo schema corporeo, può permanere anche dopo il rimodellamento chirurgico - osserva Avenia - E così il paziente continua a percepirsi con l'organo ricurvo anche se è perfettamente dritto". Fenomeno questo che, se associato a disfunzione erettile, può dare origine alla disfunzione erettile fantasma, descritta per la prima volta proprio da Avenia.
"Il sintomo – spiega il sessuologo – permane anche se non ci sono più le cause. E’ molto simile al cosiddetto 'arto fantasma'. Per superare tale condizione non serve una lettura oggettiva della realtà fisica ma, in una dimensione extratemporale di profondo relax, è possibile - conclude - accrescere la percezione, rinforzandola con visualizzazioni ed ideazioni, atte a costruire una realtà virtuale in cui le forme iniziano a coincidere con la realtà".