La seconda ondata pandemica che inesorabilmente si è abbattuta su Europa e Stati Uniti sembra invece aver risparmiato del tutto il secondo Paese più densamente popoloso al mondo dopo la Cina. Da ormai cinque mesi l'India registra un declino tanto costante quanto inspiegabile di casi: un sollievo che genera però molte domande tra gli epidemiologi, incerti sulle possibili spiegazioni.
Miglioramento a sorpresa. Dopo una graduale uscita dal lockdown a maggio 2020 e un picco di casi a settembre, il Paese che conta oltre 1,3 miliardi di abitanti registra una media di un centinaio di decessi per covid al giorno, e un numero decisamente contenuto di nuovi contagi (erano 8.635 il 2 febbraio 2021). La quantità di tamponi effettuati non è calata, mentre elezioni, festività nazionali e proteste di massa hanno riportato le persone per le strade ostacolando le misure di distanziamento. Per ora solo 9 milioni di cittadini sono stati vaccinati. Come spiegare dunque questo calo?
Immunità di gregge? Alcuni scienziati hanno chiamato in causa l'immunità di gregge, forti di un'analisi sierologica su 28.840 persone a Delhi: il 56% dei volontari recava anticorpi contro il nuovo coronavirus. Ma la situazione dell'affollata capitale non è rappresentativa dell'intero Paese: una ricerca su scala nazionale effettuata in 21 stati tra dicembre e gennaio stima che abbiano gli anticorpi contro la covid il 21,5% dei cittadini adulti. Inoltre, anche se alcune stime fissano la percentuale di contagiati per arrivare all'immunità di gregge tra il 60% e il 70% del totale della popolazione, la mancata immunità di gregge nella città di Manaus è un caso che fa riflettere. Si può davvero contare sull'immunità naturale alla covid?
Una popolazione molto giovane. Più plausibile è una seconda spiegazione basata sull'età della popolazione dell'India, composta per la metà di cittadini di età inferiore ai 25 anni e solo per il 6% da over 65, la fascia di età maggiormente interessata da sintomi gravi, ricoveri e decessi per covid. La malattia potrebbe essersi diffusa prevalentemente tra i più giovani che hanno in genere sintomi lievi e che pertanto potrebbero essere sfuggiti, o sfuggire tuttora, alla conta ufficiale dei contagiati.