Roma, 18 mag. (AdnKronos Salute) - Un cocktail a base di sciroppo per la tosse, bibite gassate e, spesso, alcol. Torna di moda negli Usa il 'purple drank', lo sballo artigianale diffuso soprattutto fra i rapper che provoca - per effetto della codeina (oppioide) e altre sostanze presenti nel farmaco contro la tosse - allucinazioni, euforia, dipendenza e disturbi gravi anche letali. Una moda sicuramente marginale che, però, periodicamente si riaccende trovando adepti anche in Europa. Come in Francia, dove recentemente l'Ordine dei farmacisti ha richiamato l'attenzione sulla vigilanza nella vendita degli sciroppi a base di codeina, come riporta il giornale d'oltralpe le Parisien.
In Italia, invece, la tendenza non 'attacca'. "Non si tratta sicuramente di una modalità diffusa e non abbiamo notizie su questo fenomeno nel nostro Paese ", spiega all'Adnkronos Salute Simona Pichini, primo ricercatore dell'Osservatorio fumo, alcol e droga dell'Istituto superiore di Sanità, sottolineando che gli oppiacei, di cui fa parte la codeina - di cui da anni si fa abuso negli Usa - "sono droghe che hanno poco 'appeal' da noi". Questo perché si tratta di sostanze che spingono all'isolamento, provocano allucinazioni, distaccano dalla realtà.
"Il tipo di sballo cercato dalle persone che abusano di sostanze nel nostro Paese - continua Pichini - oggi è 'ricreazionale'. Si vuole star bene, essere stimolati, stare insieme agli altri. E così si utilizzano psico stimolati. Non a caso il 90% del mercato è rappresentato da cannabis e cocaina. Smart drug e sballi alternativi sono da noi fenomeni di nicchia e durano il tempo di una moda. Queste sostanze, infatti, non mantengono gli effetti nel tempo. Persino le anfetamine, visto che agiscono su recettori cerebrali che poi si 'consumano'. Mentre questo non accade con cocaina e cannabis che restano così le principali sostanze d'abuso".