Roma, 29 gen. (AdnKronos Salute) - L'Unicef presenta il Rapporto sull'intervento umanitario 2015 (Humanitarian Action for Children), un appello per raccogliere 3,1 miliardi di dollari per raggiungere 62 milioni di bambini a rischio nelle crisi umanitarie nel mondo: si tratta del più grande appello nella storia, 1 mld di dollari in più rispetto allo scorso anno. Più di un bambino su 10 nel mondo - circa 230 mln - vive attualmente in Paesi o aree colpite solo da conflitti armati, sottolinea l'Unicef.
La risposta alle emergenze globali comprende: curare 2,7 milioni di bambini dalla malnutrizione acuta grave; vaccinarne 13,6 mln contro il morbillo; fornire a 34,3 mln di persone accesso all'acqua sicura; proteggere 2,3 mln di bambini garantendo loro sostegno psicosociale; aiutarne quasi 5 mln a ricevere un'educazione formale e non formale; fornire a 257 mila persone l'accesso alle informazioni su Hiv e Aids, controlli e terapia; raggiungere 395 mila persone con assistenza in denaro. L'appello dell'Humanitarian Action for Children 2015 dell'Unicef ha l'obiettivo di raggiungere un totale di 98 milioni di persone, circa 2 terzi delle quali sono bambini, in 71 Paesi.
La parte più ampia dell'appello è destinata alla Siria e alla sub-regione. Oltre 5,6 milioni di bambini all'interno della Siria hanno bisogno di sostegno, più altri 1,7 mln hanno abbandonato il proprio Paese. L'Unicef richiede fondi per 903 mln di dollari per proteggere i bambini a rischio e distribuire aiuti salva vita come vaccini, acqua pulita, servizi igienico sanitari e istruzione.
L'Unicef ha anche richiesto 500 milioni di dollari per accelerare il suo lavoro nei Paesi più colpiti dall'Ebola. I fondi saranno impiegati per isolare rapidamente e curare ogni caso, prevenire eventuali scoppi di epidemie e continuare a promuovere comportamenti corretti per prevenire la diffusione della malattia. L'obiettivo per il 2015 è di arrivare a 0 casi di contagio dal virus Ebola e supportare la ripresa delle strutture sociali di base.
Per la Nigeria, dove gli attacchi di gruppi armati sono aumentati nell'ultimo anno causando la fuga di 1 milione di persone nel Nord-Est, l'Unicef richiede 26,5 mln di dollari. Dopo un anno di conflitto in Ucraina, l'Unicef ha richiesto 32,45 mln di dollari per la crisi umanitaria nel Paese, dove 5,2 mln di persone vivono in zone di conflitto, oltre 600 mila sono sfollate interne e 1,7 mln di bambini sono stati coinvolti.
"Da disastri naturali fatali, ai conflitti violenti e alle epidemie a rapida diffusione, i bambini nel mondo affrontano una nuova generazione di crisi umanitarie - ha dichiarato Afshan Khan, direttore dei Programmi d'emergenza dell'Unicef - In prima pagina o nascoste tra le righe, le emergenze provocate da tensioni sociali, cambiamento climatico e malattie colpiscono i bambini come mai prima d'ora".
L'appello è a favore anche di crisi enormemente sotto finanziate e dimenticate dove i bambini hanno un disperato bisogno di aiuto, compresi l'Afghanistan (nel 2014 finanziato per il 35%), lo Stato della Palestina (nel 2014 finanziato per il 23%) e il Niger (nel 2014 finanziato per il 35%).