Roma, 16 set. (AdnKronos Salute) - "Io chiedo il vostro aiuto, l'aiuto di tutti i medici italiani, per fermare questa strage". E' l'appello del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ai presidenti degli Ordini dei medici, riuniti oggi a Bari, preoccupato per la situazione dell'inquinamento a Taranto. "Il Governo ha consentito a una fabbrica dannosa per la salute a livello mortale di continuare a emettere sostanze inquinanti nell'aria, nell'acqua, nel ciclo alimentare", ha denunciato Emiliano.
"Per ragioni di Stato, i tarantini devono accettare di morire in percentuale quasi doppia degli altri cittadini italiani: noi, questo, non possiamo permetterlo", continua Emiliano.
A Taranto, infatti, nonostante e al di là dei proclami, si continua a morire, e non solo di cancro: Emiliano ha consegnato all'attenzione dei medici italiani un recentissimo studio epidemiologico che dimostra come - anche dopo gli interventi di bonifica - il particolato emesso dall'Ilva determini, con una correlazione diretta rispetto ai picchi di maggior produttività della fabbrica o alla direzione dei venti, un aumento di mortalità per eventi cardiovascolari acuti.
"Ho presentato questi stessi dati al presidente del Consiglio Renzi, non più tardi di una settimana fa, alla Fiera del Levante. Ora mi rivolgo a voi medici, chiedendovi, dopo il documento sugli Ordini del Sud approvato nell'ambito dell'ultimo Consiglio nazionale, un altro atto di solidarietà, anche in nome dei valori condivisi dal nostro presidente Ciampi, scomparso poche ore fa. Non stiamo chiedendo soldi: solo delle deroghe, almeno per Taranto. Perché a Taranto non è la criminalità a inquinare e uccidere: è lo Stato stesso", è la dura presa di posizione di Emiliano.
"E' tempo che la forza della politica e la forza della professione si uniscano, per ottenere finalmente un risultato per la tutela della salute dei cittadini - ha ribattuto il presidente della Fnomceo, Roberta Chersevani - Anche noi abbiamo da tempo chiesto un incontro, mai ottenuto, con il presidente Renzi. Siamo certi che, tra tutte le belle parole che mostra di conoscere, il nostro presidente del Consiglio conosca anche la più importante: la parola salute".