Milano, 15 gen. (AdnKronos Salute) - Regolamentare anche in Italia la professione di osteopata. La categoria rilancia la sua richiesta alle Istituzioni in occasione di un incontro aperto in programma a Milano domani, 16 gennaio. 'Osteopatia: quale futuro per la regolamentazione? Confronto fra le normative vigenti nei diversi paesi Europei' è il tema dell'appuntamento, organizzato dall'Associazione professionale degli osteopati (Apo) e ospitato dalle 14.30 nell'Auditorium della Casa di cura privata del Policlinico (via Dezza 48). Oltre ai vertici italiani delle associazioni del settore, è annunciata la partecipazione di esponenti noti dell'osteopatia internazionale.
"Nell'ambito dei recenti dibattimenti sul tema della regolamentazione della professione osteopatica in Italia", spiegano i promotori, Apo punta a "favorire un dibattito costruttivo e orientato alla disciplina della professione anche nel nostro Paese". All'incontro sono stati quindi invitati anche rappresentanti delle Istituzioni pubbliche.
Accanto al presidente dell'Apo, Carlo Broggini, che inaugurerà il pomeriggio di lavori con una relazione d'apertura, l'agenda prevede l'intervento di Gert Jan Geode, presidente del Fore (Forum for Osteopathic Regulation in Europe) che riunisce i Registri nazionali e le autorità competenti per l'osteopatia in Europa. Seguirà Tim Walker, amministratore delegato del Gosc (General Osteopathic Council) britannico, che presenterà l'esempio del Regno Unito dove la regolamentazione della professione di osteopata è avvenuta nel 1993. Da Oltralpe arriva invece Philippe Sterlingot, presidente Sfdo (Syndicat Français des Ostéopathes), che tratterà il tema della regolamentazione in Francia e il ruolo del suo sindacato.
Per il nostro Paese Paola Sciomachen, presidente Roi (Registro degli osteopati d'Italia), presenterà il ruolo del Registro italiano e il lavoro svolto ai fini del raggiungimento della regolamentazione professionale anche in Italia. A concludere Fabrizio Consorti, docente di Medicina e Chirurgia all'università Sapienza di Roma, che approfondirà i concetti di professione e di atto sanitario.