Roma, 2 mar. (AdnKronos Salute) - Per la prima volta dal 1950 una donna è 'in corsa' per la presidenza della Federazione degli Ordini dei medici e degli odontoiatri (Fnomceo), che rinnoverà i suoi vertici a partire dal 20 marzo. Roberta Chersevani, una delle poche dottoresse a capo di un Ordine provinciale, quello di Gorizia, ha presentato una sua lista per la successione di Amedeo Bianco, oggi anche senatore, rimasto alla guida della Federazione per 9 anni e che non si ricandiderà.
Alla Cheversani tocca un compito da vera pioniera considerando che tra gli elettori del Comitato centrale, i presidenti di Ordine provinciale, ci sono solo 6 donne su 106, un numero triplicato (passando da 2 a 6) nella tornata elettorale conclusa a gennaio. E che lo stesso Comitato centrale, il 'governo' della Federazione, non ha mai registrato fino ad oggi una sola presenza femminile. Al momento l'altro candidato alla poltrona di Bianco è il presidente dell'Ordine dei medici di Palermo, Toti Amato, che comunque propone una novità geografica visto che tra gli 11 presidenti che si sono fino ad oggi succeduti non ci sono mai stati siciliani. La palla passa ai 106 presidenti di Ordine: eleggeranno dal 20 al 22 marzo i componenti del Comitato centrale che, negli 8 giorni successivi, saranno poi convocati per eleggere il presidente.
"Questa candidatura - spiega all'Adnkronos Salute Annnarita Frullini, coordinatrice Osservatorio della Fnomceo professione medica - è l'indicazione che qualche cosa è cambiato nella mentalità. E' da rimarcare che fino ad oggi nessuna donna era entrata nel Comitato centrale. Oggi c'è una candidata alla presidenza, ma non solo. Nel Comitato centrale, infatti, può essere eletto qualsiasi medico. E sono molte le donne a cui oggi si può fare riferimento, quelle che hanno maturato esperienze importanti sia nella Federazione che nella professione. E' prevedibile, quindi, una 'rivoluzione' da questo punto di vista".