Roma, 23 ago. (AdnKronos Salute) - Creare un ambiente giuridico favorevole alla copertura sanitaria universale nei diversi Paesi. E' la proposta, contenuta nell'ultimo Bollettino dell'Organizzazione mondiale della sanità, di un gruppo di esperti secondo i quali il compito dell'organismo internazionale è anche fornire un supporto adeguato per aiutare gli Stati a elaborare leggi sanitarie nazionali per un servizio universalistico, che siano anche più semplici da comprendere, seguire e da valutare.
Fino ad oggi - si spiega nel Bollettino - non c'è stato un avanzamento deciso dei quadri giuridici nazionali per quanto riguarda l'obiettivo della copertura universale. Da tempo l'Oms invita i Paesi membri ad attuare politiche sanitarie adeguate alla realizzazione di questo obiettivo. Azioni, cioè, che realizzino l'equità, l'efficienza, la qualità dei servizi e la protezione dai rischi finanziari. E il rafforzamento del sistema sanitario attraverso la legislazione è, in questo senso, essenziale. Alcuni Governi hanno già utilizzato con successo il quadro normativo per sostenere gli obiettivi di copertura sanitaria universale - tra questi Brasile, Cile, Colombia, Cuba, Messico, Perù, Venezuela, l'Uruguay - introducendo il diritto alla salute nella loro legislazione, in virtù del quale i cittadini possono chiedere l'accesso allargato ai servizi sanitari.
Ma in generale, ad oggi non è mai stata fatta una valutazione sistematica sulla compatibilità dei quadri giuridici nazionali con l'obiettivo della sanità universalistica. Per rispondere alle richieste di supporto degli Stati in questo campo l'Oms offre un supporto tecnico specializzato anche attraverso consigli e orientamenti in materia di riforme.