Roma, 28 dic. (AdnKronos Salute) - Una sorta di 'green prescription', in cui al posto o insieme ai soliti farmaci il medico indica anche la quantità e la tipologia di attività da effettuare rigorosamente nel verde. E' la novità a cui stanno pensando le autorità sanitarie britanniche, seguendo l'esempio di Paesi in cui le 'ricette verdi' sono già una prassi come la Nuova Zelanda e l'Australia.
L'idea, dicono i sostenitori, è di spostare l'attenzione delle prescrizioni dalla malattia al benessere, in modo anche da tentare di ridurre la spesa sanitaria e salvare il Servizio sanitario nazionale dalla rovina finanziaria. "Studi sulla speranza di vita mostrano che la mancanza di esercizio fisico è ormai seconda solo al fumo nel causare morti premature", spiega Tim Ballard, vice presidente del Royal College of Gps.
"Ci sono inoltre evidenze incontrovertibili sui benefici dell'attività all'aria aperta: meno tensione, stress e depressione; pressione sanguigna bassa; migliore risposta del sistema immunitario; bassi livelli di obesità, solo per citarne alcuni. E passare più tempo fuori - invece di guardare un monitor del computer, per esempio - equivale a un aumento complessivo dell'attività fisica. Credo che nel 2016 i medici dovrebbero iniziare a prescrivere del movimento nel verde". Il risparmio potrebbe essere considerevole. Natural England ha rilevato che per ogni sterlina spesa per incentivare esercizio fisico e camminate, il Nhs potrebbe risparmiarne oltre 7 nel costo del trattamento di patologie come le malattie cardiache, l'ictus e il diabete.