Roma, 7 ott. (AdnKronos Salute) - "Dobbiamo riformare il sistema sanitario perché la buona sanità venga garantita nei prossimi decenni. E non esiste riforma che non tenga conto degli attori, in questo caso tutto il personale sanitario". Lo ha assicurato il ministero della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenendo davanti ai medici riuniti al Congresso nazionale Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) a Domus de Maria (Cagliari). Un appuntamento in cui ha toccato temi delicati per la categoria, dall'appropriatezza alla riforma della responsabilità professionale in dirittura d'arrivo alla Camera. "L'appropriatezza va realizzata non contro i medici, ma con voi. Le sanzioni non hanno nulla di persecutorio, nella volontà del legislatore. Sono sicura che queste saranno a carico solo di chi abusa in modo abnorme".
Una minoranza, secondo il ministro. "È il medico che decide - ribadisce - e che può motivare le sue scelte". E se da parte dei camici bianchi c'è il timore di una variabilità eccessiva da Regione a Regione, Lorenzin sottolinea: "Faccio mie le preoccupazioni dei medici di venir trattati diversamente in ogni Regione e di confrontarsi con burocrazie diversificate, per questo chiedo alla Conferenza delle Regioni di aprire un confronto su come applicare la norma" sulle sanzioni legate al decreto, "oltre a prevedere che il comitato per l'aggiornamento dei Lea si occupi anche dell'appropriatezza in modo continuativo".
Ma indietro non si torna: "L'appropriatezza deve realizzarsi nel nostro sistema in modo visibile ed efficace".
I medici di famiglia, ribadisce, sono i "protagonisti della sostenibilità del sistema sanitario nazionale. Se non funziona il territorio, salta il sistema". Con i medici, che nei giorni scorsi hanno fatto sentire la loro voce, "nessuno scontro - dice Lorenzin - le riforme vanno fatte assieme. Lo sappiamo tutti che esistono gli sprechi , dobbiamo risparmiare ogni centesimo e reinvestirlo in sanità - conclude - per garantire stabilizzazione dei precari, rinnovo dei contratti, innovazione, accesso alle cure".